Si arricchisce di ulteriori casi il fascicolo depositato la scorsa settimana in Procura dai rappresentanti di sette tra partiti e formazioni civiche per denunciare una serie di brogli elettorali durante le operazioni di voto e quelle successive di scrutinio delle schede nelle elezioni del 15 e 16 maggio scorsi. Ieri mattina Mauro Visari per il Partito Democratico e Alessandro Aielli per l’Api hanno depositato a via Ezio un’integrazione del precedente esposto-denuncia ribadendo la richiesta di acquisizione e sequestro di schede elettorali e verbali di tutte le sezioni del capoluogo pontino. In meno di una settimana, infatti, sono arrivate circa cinquanta segnalazioni, che peraltro vengono allegate all’esposto, su episodi e comportamenti rispetto ai quali i legali autori dell’esposto, gli avvocati Luigi Di Mambro e Luca Petrucci, chiedono sia fatta chiarezza. Si sottolinea in particolare come numerosi candidati “che hanno espresso il voto per se stessi non hanno poi rinvenuto la relativa schede all’esito dello scrutinio nelle sezione elettorale corrispondente. Si evidenzia inoltre – si legge ancora nell’esposto – la sottrazione delle schede e la loro sostituzione con schede non conformi alla legge”. Tra gli episodi segnalati alla Procura il presunto rinvenimento di una busta con verbali in un luogo diverso dalla sezione di competenza e l’attribuzione di circa 2500 voti al candidato del centro destra vincitore al primo turno, voti contenuti in schede che in realtà andavano considerate nulle. Il tutto passando per “condotte che hanno turbato le operazioni di voto e condizionato l’esito dello scrutinio”. Ora la parola passa alla Procura della Repubblica.
dal Corriere Pontino del 26 maggio 2011