E’ un passaggio importante quello in programma questo pomeriggio a Latina in casa del PdL. Il vertice tanto atteso è stato convocato quasi per inerzia: dopo settimane di appelli caduti nel vuoto il coordinatore del PdL provinciale, il senatore Claudio Fazzone, h deciso che è giunto il momento di stringere i tempi. Il partito deve riorganizzarsi in vista del cruciale appuntamento elettorale nel capoluogo, quando si dovrà decidere la nuova compagine amministrativa chiamata a guidare la città. La vera difficoltà per il PdL, soprattutto per i firmatari della sfiducia a Vincenzo Zaccheo, sta nel giustificare e supportare il cambio di direzione seguito alla scelta di mandare a casa l’ex sindaco e interrompere traumaticamente la consiliatura. I contrasti e le polemiche non mancano, a cominciare dalla sede stessa del vertice di oggi, a cui sono stati invitati tutti gli eletti del PdL di Latina al Comune, alla Provincia e in Regione, compresi gli assessori. La riunione, infatti, è stata convocata presso la sede del gruppo del PdL in Provincia e non nella sede del partito. Insomma, quasi una riunione in sordina, una ennesima dimostrazione che il partito stenta a proporre un progetto di gestione della città. C’è attesa anche per capire se tutti gli esponenti del partito parteciperanno alla riunione, compresa la componente vicina al Fli di Gianfranco Fini. Probabile. Sicura l’assenza di Salvatore De Monaco, ex finiano che ha fatto marcia indietro e assessore provinciale, oltre che consigliere comunale uscente: «Non parteciperò all’incontro per un semplice motivo: non sono stato invitato. Se mi avessero chiesto di partecipare lo avrei fatto volentieri – aggiunge – Il confronto non si rifiuta, specie in momenti delicati come questo. Una cosa è certa: il vero nodo da sciogliere qui è la compattezza del partito. Senza questa è inutile parlare di nomi e candidati sindaco perché se il partito non si ricompatta sarà difficile vincere». Nei prossimi giorni, forse già in questa settimana, arriverà a Latina il commissario cittadino del partito, Francesco Aracri, per dare il via alla riorganizzazione del partito in vista di una complessa campagna elettorale per un voto che il PdL rischia seriamente di peredere.
Fabio Benvenuti