Patenti false e truffe: Unasca denuncia e rafforza l’impegno per la legalità del settore, anche con un codice deontologico di prossima approvazione.
E chiede di nuovo più collaborazione al Ministero per i controlli.
In seguito alle vicende salite alle cronache in queste settimane, di esami per la patente truccati, tangenti e truffe nei territori del basso Lazio e di Reggio Emilia, che hanno coinvolto alcune autoscuole insieme a funzionari della motorizzazione, Unasca esprime il proprio dissenso verso chi rovina il costante lavoro e la reputazione di un settore (nessun associato Unasca implicato nelle vicende) impegnato da tempo nella battaglia della legalità, della qualità della formazione e dei servizi nel mondo della patente, e chiede al contempo al Ministero di rendere operative alcune misure già condivise e sperimentate di controlli e prevenzione di reati di questo tipo:
“Unasca è molto attiva sul fronte qualità e legalità dei servizi delle autoscuole, con campagne e progetti concreti di informazione e formazione – racconta Emilio Patella, Segretario nazionale Unasca Autoscuole – ma la collaborazione con le Istituzioni è necessaria.
Da tempo – continua Patella – chiediamo controlli e il fatto che sempre più spesso vi siano indagini significa che si fanno. Però noi chiediamo che si facciano anche prima che scoppino casi eclatanti e che si mettano in atto procedure che garantiscano trasparenza quali – spiega Patella – la rotazione degli esaminatori, forme di esame veramente pubbliche, la pubblicazione sul sito della Motorizzazione provinciale dei corsi di recupero punti e di formazione iniziale e periodica della carta di qualificazione del conducente, fino ad arrivare alla tanto pubblicizzata scatola nera, già sperimentata da noi con successo, che registra le guide fatte dagli allievi e rende difficile certificare il falso. Noi chiediamo – conclude Patella – che venga introdotta al più presto e resa obbligatoria anche agli esami di guida” .
Unasca, con circa 1400 autoscuole associate in tutta Italia, è l’associazione maggiormente rappresentativa del settore; da anni organizza eventi di sensibilizzazione, progetti di formazione continua anche a livello europeo, sia per gli istruttori che per coloro che si accingono a prendere la patente; collabora costantemente con il Ministero dei Trasporti e quello dell’Istruzione per realizzare progetti con le scuole e con i Comuni.
Per quanto riguarda la legalità del settore, questa da tempo è stata messa davvero al centro: solo nello scorso anno sono stati fatti su tutto il territorio una decina di convegni ed eventi formativi sulla lotta alla corruzione e ai comportamenti scorretti. Inoltre Unasca ha lavorato alla stesura di un codice deontologico interno, che sarà approvato a breve, e che comprende anche vincoli penali e amministrativi per gli associati.