“Il 17 marzo nella festa dell’unità d’Italia verrà innaugurato l’elettrodotto sapei ,dal Ministro per lo Sviluppo Economico.
L’elettrodotto rappresenta un ennesima servitù per il nostro territorio, senza che questo abbia ricevuto nulla in cambio in termini di compensazioni e occupazione, tutto in barba ad una classe dirigente che non riesce a trovare la forza di tutelare gli interessi del territorio. Questo territorio deve avere la forza di dire basta alle ingerenze romane e decisioni prese e calate dall’alto, riscopriamo la voglia di indignarci e autodeterminarci come ciitaadinanza consapevole delle potenzialità che possiamo esprimere.
Mentre grazie a questa infrastruttura la Terna società che gestisce il sistema di trasmissioni in Italia avrà possibilità di produrre maggiori utili, le industrie del nostro territorio stanno chiudendo o perdono la competitività anche a causa dei crescenti costi energetici.Tengo aprecisare che i costi energetici influiscono sostanzialmente sulla compettività nella produzione di beni e servizi. Se a Latina avessimo avuto una classe dirigente degna di questo nome, avrebbe fatto quanto nelle proprie possibilità, per poter valorizzare questa infrastruttura, una delle più importanti del mondo, per migliorare i costi energetici delle nostre aziende e famiglie ,coinvolgendo anche le università e centri di ricerca presenti nel nostro territorio. Invece niente di tutto questo è stato fatto, mentre dall’altro capo del cavo, in Sardegna, dove insiste una infrastruttura analoga sono riusciti a fare sinergia tra istituzioni a vantaggio del territorio.
Ancora si potrebbe intervenire, e come richiesto in passato dal sottoscritto, chiedendo una riduzione delle bollete energetiche per aziende e industrie che consentano una riduzione dei costi energetici non dimenticando le famiglie e la cittadinanza tutta . Se esiste ancora una classe dirigente a Latina che questa batta un colpo!”
Maurizio Patarini