La stampa italiana ha un pregio unico, riesce nell’arco di brevissimo tempo e senza fingere un minimo di pentimento ad ignorarti, sbatterti in prima pagina come mostro , tacere la tua voce e infine quando realizza che ha terminato gli argomenti, che ha inventato buona parte delle accuse e che non sa nemmeno perché lo ha fatto, nasconde tutto sotto il tappeto tornando a parlare di meteo, veline e di qualche ciccione che mangia ostriche.
Dispiace che questa volta nell’occhio del ciclone ci sia finita CasaPound; dispiace in particolare che le accuse di violenza antisemita o perfino l’indottrinamento razziale vengano spinte al movimento politico che meno di tutti ha mai toccato questi temi, anzi che per primo ha combattuto dalla propria postazione contro tutti i tipi di pregiudizi che hanno per mezzo secolo distorto un’eredità storica, perfino ieri il candidato governatore del Lazio Simone Di Stefano (CPI) è stato costretto a ribadire che a CasaPound non c’è spazio per le intolleranze, razziali o giudiziarie che siano.
Tornando alla caccia alle streghe di ieri mattina è interessante notare come si sia dato ad intendere con immagini –montate direttamente dal Ros dei Carabinieri- il rinvenimento di materiale esplosivo, per poi mostrare bottigliette di noti analcolici e succhi di frutta; possiamo spingerci quindi a parlare di complotto e di indagine pre-elettorale? Si, possiamo e dobbiamo farlo, ma sottolineando il modus grottesco e cialtrone pari solo alla levatura umana di questi falsari dell’informazione.
A.Catalano