Sette liste che rappresentano non soltanto il centro sinistra ma anche importanti settori dell’imprenditoria, della cultura, del volontariato e dell’associazionismo. E’ il gruppo che sostiene la corsa di Claudio Moscardelli a sindaco di Latina, una corsa partita con netto anticipo rispetto al centro destra e che nel corso degli ultimi mesi ha aggregato attorno ad un progetto per il futuro del capoluogo pontino partiti politici e rappresentanti di tutti i settori della società. Il consigliere regionale, che già nel 2002 aveva tentato l’avventura per arrivare a governare la città come primo cittadino, oltre alla lista del Partito Democratico guidata dall’ex segretario comunale Giorgio De Marchis, schiera le liste dell’Italia dei valori (capolista il segretario provinciale Enzo De Amicis), del Partito socialista, di Sinistra Ecologia e Libertà, dell’Alleanza per l’Italia di Rutelli capitanata dal responsabile provinciale Alessandro Aielli e due formazioni civiche. Si tratta della lista “Sì per Latina” all’interno della quale si sono candidati imprenditori e professionisti e di “Latina Agricoltura Mare e Turismo” nata da un’idea di Alfio D’Annibale che già da qualche anno con la sua associazione porta vanti un progetto per lo sviluppo del territorio. Una città diversa rispetto alla quasi ventennale gestione del centro destra, più solidale e vivibile con piste ciclabili, rilancio della marina e delle infrastrutture al servizio delle imprese; potenziamento dei servizi sociali e riorganizzazione della spa che gestiscono i servizi di igiene urbana. Attorno a questo programma Moscardelli è riuscito a raccogliere ampi consensi e candidature di persone che hanno deciso di “metterci la faccia” e scendere in campo. La lista che schiera la componente femminile più alta è quella dell’Api con nove donne candidate sui trentadue posti a disposizione mentre nella lista del Partito Democratico ce ne sono soltanto cinque. Per il resto sono rappresentati davvero tutti i settori, dalla cultura alla scuola, dall’impresa al volontariato passando per lo sport. Una partita tutta da giocare.
Dal Corriere Pontino del 17 aprile 2011