Dissesto delle casse comunali . Lista Progetto per Latina – Maurizio Scalia: “Per poter parlare di un vero cambiamento della politica è necessario che si dia risposta ad alcune domande”
In merito alla questione del reale pericolo di dissesto per il Comune di Latina, dichiarata dal Commissario Nardone, interviene l’ex consigliere comunale della lista Progetto per Latina, Maurizio Scalia, nella scorsa legislatura Presidente della Commissione Trasparenza.
“Apprendiamo oggi dalla stampa – dichiara Scalia – che esiste uno squilibrio di circa 4,7 milioni di euro che getta il nostro comune sull’orlo del dissesto finanziario. Apprendiamo inoltre che tra le cause di questa situazione ruotano gli sperperi della Fondazione Teatro, la Slm e tutta un’altra serie di operazioni considerate dalla stessa stampa: “spese folli”. Infine, sempre da quanto riportato sugli organi di informazione, emerge una questione che di per sé riteniamo essere gravissima e cioè: ……“la situazione finanziaria del Comune di Latina era già compromessa prima dell’arrivo del Commissario e prima che fossero confermati i tagli del Governo, solo che era stata sottaciuta: a lungo il Consiglio Comunale non ha conosciuto quale fosse la reale entità del pericolo finanziario che stava correndo …..”
Ora, – prosegue Scalia – ribadire che tale situazione è stata da noi denunciata per anni e rispolverare verbali ed atti amministrativi trattati nelle sedi competenti, rischia di contribuire ad aprire polemiche, che seppur legittime, riteniamo oggi essere inutili vista la delicata situazione che la nostra città sta vivendo, e quindi preferiamo non farlo. Ma se si vuole sperare che il futuro possa essere diverso dal passato, riteniamo fondamentale porre e cercare risposta ad alcune domande, e cioè :
1) L’ex sindaco e l’ex assessore al bilancio, come potevano non essere al corrente di ciò che il Commissario ha rilevato in soli pochi mesi di amministrazione?
2) E perché chi era a conoscenza della situazione ha sottaciuto nelle sedi competenti (Consiglio Comunale e Commissioni)?
3) E il direttore-segretario generale Taglialatela e/o i revisori dei conti, non avrebbero avuto il dovere , nell’ambito delle loro funzioni, di mettere per iscritto e relazionare tali situazioni?
Ritengo che chi ha veramente a cuore il futuro della propria città, al di là delle polemiche interne collegate alla demonizzazione di questo o quel personaggio politico, debba fermarsi a riflettere su quali siano le questioni fondamentali da chiarire. Diversamente sarà difficile essere credibili quando si parlerà alla gente di cambiamento della politica.