Le richieste inviate dal PdL di Latina al commissario per una immediata e urgente convocazione del partito in vista delle elezioni comunali, non sono andate disattese.
Il commissario cittadino del PdL, il parlamentare Francesco Aracri, ha raccolto l’appello dei vari esponenti del PdL di Latina di area ex Forza Italia, appello che martedì si era arricchito di una lettera inviata dal vice coordinatore del partito Vincenzo Bianchi. Aracri ha preannunciato che la prossima settimana, con ogni probabilità nella giornata di lunedì, sarà nel capoluogo pontino. La sua è una presenza molto attesa per cercare di sciogliere i tanti nodi presenti all’interno del partito. Sono tre, in particolare, gli elementi su cui è vivo il dibattito. Intanto, criteri e nomi per la scelta del candidato sindaco del capoluogo, forse l’elemento più difficile su cui lavorare e il più grande motivo di scontro tra le varie componenti del partito. Quindi i programmi elettorali, istanza caratterizzata dalla necessità di fornire temi e soluzioni concreti per dare risposte ai cittadini. Il partito ha bisogno di sostanziare le sue scelte politiche, prima fra tutte, naturalmente, la sfiducia all’ex sindaco Vincenzo Zaccheo, di elementi credibili capaci di giustificare il cambiamento. In terzo luogo le alleanze: il PdL non può fare a meno dell’Udc, senza il partito di Michele Forte nel capoluogo non si vince. Tutti questi temi saranno sottoposti all’attenzione di Aracri ma anche dello stesso coordinatore provinciale del partito, il senatore Claudio Fazzone. Naturalmente Aracri incontrerà tutto il partito, non solo gli ex azzurri che ne hanno caldeggiato la venuta a Latina, e comunque tutte quelle componenti che si riconoscono nel PdL, compresi gli ex finiani come Salvatore De Monaco. Le decisioni in casa del centrodestra ed i tempi di azione, dipenderanno anche dal vincitore delle primarie del centrosinistra. Quando Aracri arriverà a Latina sarà già noto il nome di colui a cui la coalizione guidata dal PD affiderà la guida della sfida per la conquista di piazza del Popolo. Un elemento che il centrodestra questa volta non può proprio permetetrsi di sottovalutare.
Elena Ganelli