Andrea Giansanti, dirigente sportivo e candidato al Consiglio comunale di Latina per il Partito Democratico, interviene sulla questione del Centro sportivo di via Helsinki.
«Sono rimasto piuttosto sorpreso nel leggere le dichiarazioni di Pasquale Maietta – esordisce Giansanti – vicepresidente del Latina Calcio candidato del Pdl, in merito ai campi del Centro Sportivo Helsinki, di cui a suo dire sarebbero rimasti “orfani” i bambini della scuola calcio del Latina che in precedenza vi si allenavano. Vorrei ricordare al candidato Maietta che il Comune ha acquisito la struttura di via Helsinki poiché il Centro Sportivo era stato realizzato abusivamente su un terreno pubblico. Il Comune, anziché procedere con la demolizione delle opere abusive, ha deciso di mantenere l’impianto di via Helsinki, acquisendone la proprietà per affidarla senza scopo di lucro a Libera, presieduta da Don Luigi Ciotti: una associazione di altissimo profilo, che garantisce la cittadinanza. Lo stesso Don Ciotti è intervenuto alla consegna ufficiale dell’impianto e da subito ha assicurato che uno degli obiettivi prioritari è quello di dare continuità a tutte le attività sportive già in essere nella struttura sportiva confiscata, infatti la persona che è stata nominata responsabile del Centro Sportivo di via Helsinki ha immediatamente dato mandato al custode del campo di far ricominciare l’attività della scuola calcio. Siamo di fronte a un fulgido esempio di come un’opera abusiva sia stata restituita alla collettività, favorendo e agevolando chi già fruiva del bene».
L’impegno per la legalità deve essere trasversale agli schieramenti.
«Probabilmente – conclude Giansanti – il candidato Maietta si è fatto distrarre dalla campagna elettorale, e non ha posto la dovuta attenzione nella meritoria opera del commissario Nardone e di Libera, che hanno ripristinato la legalità laddove non c’era, nell’esclusivo interesse della comunità di Latina. Sono certo che il candidato Maietta rettificherà le sue dichiarazioni e farà chiarezza della confusione ingenerata nei piccoli atleti della scuola calcio e nei loro genitori, portati a pensare di essere stati privati di una struttura sportiva, mentre invece il dottor Nardone e Libera hanno permesso loro di beneficiare dell’impianto nel pieno rispetto della legge. Sono convinto, infatti, che chi si candida a gestire il bene comune, pur su fronti diversi come me e il candidato Maietta, deve mettere al primo posto la legalità, la trasparenza e il rispetto delle regole, così come è accaduto per il Centro Sportivo di via Helsinki dopo anni di abusivismo e violazione delle leggi».