Un anno duro con una realtà economica in affanno, caratterizzata da una persistente debolezza della domanda e del fatturato. Un anno nero quello appena trascorso, con un pesante impatto della crisi nazionale sull’occupazione e da cui il territorio pontino fatica ad uscire, con tempi di ripresa più lenti rispetto alle tendenze nazionali che mostrano un recupero già avanzato. E’ il quadro che emerge all’analisi della situazione economica provinciale, organizzata da Osserfare, l’Osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, in collaborazione con l’Università la Sapienza. I risultati sono stati illustrati nel corso della 9° Giornata dell’Economia presso la sede pontina della Facoltà di Economia dell’Università la Sapienza. Una riflessione sul trend del 2010 e sui primi quattro mesi dell’anno in corso, che ha portato alla luce una chiave di svolta per far fronte alla crisi: la realizzazione di reti di impresa. Una pratica già messa in campo con successo che può davvero rappresentare uno stimolo per il tessuto produttivo, associativo e istituzionale del territorio, come ha ribadito anche il presidente del Consiglio di Area Didattica della Facoltà di Economia dell’Università la Sapienza di Roma, sede di Latina, Vincenzo Barba. «La rilevazione di Osserfare ci dice che l’80% delle nostre imprese è abituata ad operare da sola e solo il 20% ha già avuto esperienze collettive – ha spiegato Sandra Verduci, responsabile dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio – Importante è però sottolineare come un terzo di questo 80 per cento parteciperebbe a collaborazioni se adeguatamente facilitato. Risulta inoltre che chi ha avviato rapporti di collaborazione ha migliorato la sua performance, attraverso una riduzione dei costi, la diversificazione dei mercati di riferimento e dei prodotti. Ovviamente agli eventuali partner è richiesta affidabilità, la qualità del prodotto offerto e una buona reputazione». Da un’analisi sulla congiuntura economica in provincia di Latina, a consuntivo 2010 e preventivo per il primo quadrimestre 2011, appare evidente che seppur in un quadrante negativo, a migliorare sono ancora una volta i servizi, che hanno allungano il passo rispetto agli altri settori economici, seguiti dall’industria che ha invece replicato le dinamiche dell’anno precedente, confermando i persistenti segnali di debolezza. A peggiorare sono state le attività commerciali, con l’aumento delle difficoltà legate alla forte debolezza della domanda. «Si tratta di un momento congiunturale – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Latina, Vincenzo Zottola – caratterizzato da un sostanziale stallo dell’economia provinciale rispetto all’anno precedente, le nostre imprese, in particolare quelle piccole e piccolissime, stanno resistendo solo grazie al loro radicamento sul territorio, alla capacità produttiva e al rapporto di dialogo che hanno con la manodopera. Tuttavia occorre andare oltre la logica dell’emergenza di breve periodo, ampliando l’orizzonte temporale delle strategie. E’ ormai chiaro che per affrontare il cambiamento occorre essere un collettivo, non disperdendo il valore dell’esperienza delle nostre aziende, ma mettendolo a fattor comune per il raggiungimento delle economie di scala. Il tema delle reti di impresa è dunque vincente – ha concluso Zottola – perché le aziende possano superare l’attuale gap e perché il territorio cambi finalmente pelle».
dal Corriere Pontino del 2 giugno 2011