“In questi giorni si assiste al solito spettacolo elettorale, con proclami legati alla politica del fare, alla necessità ed opportunità di una “filiera di governo” e via cantando.
La realtà purtroppo è che a Latina le aziende continuano a chiudere, o riducono fortemente la loro presenza a causa, tra le altre cose, di una gravissima carenza infrastrutturale, generata da decenni di abbandono del nostro territorio da parte di TUTTI i partiti nazionali.
Al contrario da altre parti si fa di tutto per creare o sostenere strutture come l’aeroporto di Viterbo, che nascono già morte per la distanza da Roma e per il dichiarato e reiterato rifiuto di trasferirsi li, da parte degli operatori low cost, Ryanair in testa.
Il Ministro Matteoli in questi giorni a Viterbo, durante l’inaugurazione di un tratto stradale lungo 7,5 km sulla Trasversale Orte-Civitavecchia, per un investimento di 46,6 milioni di euro, ha detto che l’accordo definitivo con la società Aeroporti di Roma per la costruzione dell’aeroporto a Viterbo è vicino. All’inizio di maggio – ha aggiunto – sono in programma altri incontri tecnici per lo scalo viterbese, relativi alle infrastrutture viarie e ferroviarie.
Matteoli ha anche detto che il completamento del collegamento viario dovrà avvenire grazie a investimenti privati non meglio identificati, visto che gli 815 milioni di euro che servono per costruire i 20 km tra Monte Romano e l’Aurelia il Ministero non li ha. Questi importi non tengono conto di tutto quanto serve per adeguare la rete ferroviaria Roma Viterbo e l’aeroporto stesso.
Ma l’aeroporto a Viterbo, come più volte ribadito dall’Enac, senza adeguati collegamenti non vedrà mai la luce. La stessa società Aeroporti di Roma non è disposta a investire, se non ci sono prima certezze sulle infrastrutture. Ma se Matteoli ha finito i soldi, come ci si arriva all’aeroporto?
L’aeroporto di Latina è operativo da anni e ha la ferrovia adiacente “già pronta”: in 20-30 minuti i passeggeri sarebbero a Roma Termini, contro l’ora e mezza necessaria da Viterbo.
La stima fatta nel 2007 dalla facoltà di ingegneria de “La Sapienza” per l’allungamento della pista attuale di Latina da 1,7 a 2,4 km è di soli 12 milioni di euro, basterebbe creare le palazzine per ricevere i passeggeri.
L’aeroporto low cost a Latina rappresenterebbe più di 3000 nuovi posti di lavoro senza contare l’effetto positivo indotto sull’economia pontina.
Noi continuiamo a batterci per la realizzazione di infrastrutture realizzabili nel nostro territorio, senza le quali non è possibile invertire la grave crisi economica e la deindustrializzazione che ci colpiscono.
Anche il turismo non sarà possibile senza vie di collegamento: lo stesso Gaetano Benedetto, Presidente del Parco Nazionale del Circeo e noto per la sua sensibilità ambientalista, ha detto che il posto migliore e più logico per realizzare il prossimo scalo low cost della Regione Lazio è Latina.
Le previsioni di crescita del traffico passeggeri per via aerea, low cost in particolare, danno uno sviluppo nel 2020 a livelli più che doppi di quelli attuali, assicurando tanto lavoro all’aeroporto designato a sostenerli, senza considerare tutto l’indotto che sarà possibile attivare.
Lo sviluppo economico, il lavoro, l’uso anche civile dell’aeroporto sono le cose veramente importanti per una rinascita sociale ed economica del nostro territorio, per questo mi batto da più di 10 anni e per questo chiedo il sostegno dei concittadini.”
Vincenzo D’Onofrio – candidato per “Il Patto”