“Il grido d’allarme lanciato in questi giorni dall’assessore all’ambiente del Comune di Latina Fabrizio Cirilli, riguardo il ritardo sull’erogazione dei fondi regionali (stanziati con Deliberazione di Giunta Regionale n.969 del 22/12/2008 di euro 850.000) per i lavori di scavo alla ricerca di probabili fusti tossici nella discarica di Montello, riaccende preoccupazioni e paure nei cittadini di Latina ed in particolare in quelli residenti nelle zone circostanti le discariche.
Ci tornano in mente venti anni di misteri, di non ricordo, di dimenticanze, ombre e dubbi ,con l’assenza delle istituzioni e della politica, che sarebbero dovute intervenire da tempo a tutela della dignità e della salute dei cittadini.
Studi e ricerche, atti e testimonianze , partendo dalle dichiarazioni del pentito di camorra Carmine Schiavone che nel 1996 dichiarava ai carabinieri, con dovizia di particolari, che utilizzavano le discariche per interrare fusti tossici, dalle ricerche dell’Enea, dalla famosa delibera del Comune di Latina del 1997, poi dimenticata in qualche cassetto per 12 anni, attestante che i risultati delle ricerche individuavano una massa metallica sotto le discariche, dalle analisi che dichiaravano che esistevano e che esistono fattori di rischio connessi all’utilizzo dell’acqua di falda per uso potabile per la presenza in essa di sostanze tossico nocive; dalla sparizione dei piezometri nei pozzi spia per che avevano rilevato l’inquinamento,dalla distruzione di un fusto che nel tirarlo fuori si dissolse tanto da non poter capire cosa contenesse; dall’accertamento che nasce dall’analisi dell’Enea prima e dell’Arpa poi che rivelano la presenza di sostanze inquinanti nelle falde acquifere circostanti il sito non derivanti da rifiuti solidi urbani,dalle dichiarazioni preoccupate, che confermano i tanti misteri, del Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Miliano e dell’allora Questore di Latina dott. D’Angelo alla Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
A tutto questo si è contrapposto in questi anni l’assenza della politica, il rimpallo delle responsabilità delle società che gestiscono le discariche e l’ambiguità nelle competenze delle istituzioni (regione, provincia, comune) per erogare i fondi necessari alla ricerca e alla eventuale bonifica del sito.
Con lo stanziamento della Giunta regionale di centrosinistra del 2008, finalmente si era arrivati ad un punto di partenza per la ricerca della verità , le sinergie messe in campo dal Comune di Latina e la collaborazione istituzionale tra le forze politiche tutte e l’assessorato all’ambiente stava portando verso un percorso equilibrato che poteva e sicuramente potrà dare risultati positivi.
Il sottoscritto, consapevole che su temi importanti come questo che toccano la salute, la legalità e la dignità della vita dei cittadini, bisogna mettersi alle spalle le contrapposizioni e le rivalità politiche, interesserà il gruppo consiliare del Partito Democratico alla Pisana, affinchè si verifichino i motivi dei ritardi nell’erogazione dei finanziamenti, interessando e coinvolgendo anche il Presidente Polverini per far sì che dette somme vengano erogate al più presto per poter avviare i lavori di scavo e cercare di capire una volta per tutte cosa è successo in questi anni nella discarica di Borgo Montello, e dare una speranza a quei tanti cittadini che vivono da anni in un clima di paura e incertezza.”
Fabrizio Mattioli
Consigliere Comunale di Latina
(Gruppo Partito Democratico)