Sarà Silvio Berlusconi nella giornata di oggi a cercare di convincere Giovanni Di Giorgi ad accettare la candidatura a sindaco di Latina per il PdL. Il presidente del Consiglio ha convocato il consigliere regionale di Latina dopo che i vertici regionali e nazionali del partito, mercoledì sera, avevano individuato in Di Giorgi il candidato ideale in vantaggio su Fabrizio Cirilli. Ma è lo stesso esponente del PdL a spiegare quale sarà il taglio dell’incontro con Berlusconi: «Non sarà un incontro per far prevalere l’una candidatura sull’altra – sottolinea Di Giorgi – ma sarà l’occasione per individuare le modalità migliori per realizzare e concretizzare un processo politico basato sul rinnovamento e sulla discontinuità di cui io e Cirilli ci sentiamo interpreti, impegnati nel realizzare un progetto ampio e condiviso». Secondo il consigliere regionale, in sostanza, le due candidature non sono alternative ma fanno parte di uno stesso percorso politico attraverso cui il PdL intende proporre il rinnovamento ma anche aprirsi ad un contesto politico e sociale più ampio. «Nelle prossime elezioni amministrative di Latina il PdL ha l’occasione e la necessità di presentarsi alla città con una classe dirigente capace di interpretare il cambiamento e il rinnovamento – dice Di Giorgi – e a tal fine ribadisco il mio pieno sostegno alla candidatura di Fabrizio Cirilli. Si tratta, infatti, di una candidatura che, colloncadosi pienamente nelle proposte e nella storia politica e sociale del centrodestra, costituisce al contempo un importante valore aggiunto nella prospettiva di consentire al PdL di aprirsi pienamente al contributo delle varie parti sociali della città ed interpretare al meglio le istanze dei cittadini. Ecco – continua il presidente della commissione regionale mobilità e trasporti – mi preme precisare che io come esponente del PdL e Fabrizio Cirilli, in quanto rappresentante di un progetto civico per la città, siamo entrambi interpreti di una nuova fase politica imperniata sulla condivisione di un progetto di cambiamento dell’attuale fase amministrativa. Questo è quanto dirò al presidente Berlusconi». E se, come appare probabile, il Presidente del Consiglio dovesse cercare di convincere Di Giorgi ad accettare la candidatura? «Confermo la mia indisponibilità ad accettare la candidatura a sindaco di Latina, il mio impegno invece è massimo nell’interpretare e portare avanti quel progetto che, come ho già detto, vede Cirilli come il candidato ideale. Voglio anche sottolineare che questa definizione del processo decisionale sulle candidature arriva al termine di un lungo, intenso e proficuo confronto all’interno del PdL, che in questi mesi ha evidenziato posizioni di diversità ma al contempo ha rappresentato un momento di sintesi al fine di interpretare al meglio le istanze di rinnovamento che arrivano dai cittadini». Oggi, dunque la decisione definitiva, tanto attesa nel PdL e da cui dipenderà anche la posizione della lista “Città Nuove” della governatrice del Lazio Renata Polverini, presa tra due fuochi, con la tentazione di andare da sola ma con l’obbligo, morale e politico, di non di esporre il PdL al rischio di perdere la città di Latina.
Fabio Banvenuti dal Corriere Pontino del 18 marzo 2011