“E’ stato un anno impegnativo, contraddistinto da tante battaglie condotte sul campo e in prima linea da Coldiretti Latina”.
A tracciare il bilancio di un 2013 che si è appena concluso è il direttore Saverio Viola che, dallo scorso 16 dicembre, è stato nominato, ad interim, anche direttore della sede di Frosinone di Coldiretti. «Per l’associazione è stata una stagione molto impegnativa dal punto di vista sindacale, abbiamo continuato a denunciare ciò che da anni facciamo su problematiche riguardanti etichettature e tracciabilità , punti fermi sui quali da tempo invochiamo regolamenti più certi, ma soprattutto da applicare e rispettare. Anche per questo, siamo andati al Brennero e a Montecitorio per ribadire questi concetti e difendere il made in Italy e quindi i prodotti della nostra terra. Un’esperienza e una battaglia condotta in prima linea, in attesa di risposte che ancora sembrano tardare ad arrivare: «Per capire a fondo il problema basta il dato che riguarda i 60 miliardi di euro all’anno prodotti dal falso made in Italy – spiega ancora Viola -, non dico che vadano recuperati tutti, ma una buona parte sì, sarebbe già molto importante. Il bilancio del 2013 non è certo esaltante per il mondo dell’agricoltura locale, ancora in sofferenza e stretto nella morsa di una crisi che coinvolge agricoltori e allevatori. «In questo anno ci siamo portati dietro strascichi del passato legati a mancati rinnovi dei prezzi del latte con molti problemi sotto il profilo climatico rendendo difficile portare a casa un livello produttivo che a volte è stato sotto le aspettative, perché molte aziende hanno risentito pesantemente dei danni riportati anche in passato. Abbiamo ottenuto risultati nel settore vitivinicolo e anche il comparto olivicolo si è difeso nonostante il calo della quantità , in calo l’ortofrutta, mentre la zootecnia è andata ancora in sofferenza anche per le mancate risposte sul prezzo del latte vaccino fermo ancora a 0.44 centesimi di euro. Il 7 gennaio 2014 ci sarà il tavolo in Regione per aprire una trattativa che merita di chiudersi con risposte certe e definitive agli allevatori ormai esausti e stanchi delle promesse. Abbiamo raggiunto il riconoscimento per l’OP delle mozzarelle di bufala solo locale e laziale (Prolab). I progetti che stiamo portando avanti hanno riscosso un discreto successo. Un esempio è la nostra campagna sui prodotti a chilometro zero. Un progetto importante e apprezzato:c’è voglia di riscoprire l’origine dei prodotti pontini e di valorizzare la produzione locale. Dal punto di vista organizzativo, invece, abbiamo un nuovo presidente nazionale molto giovane. Roberto Moncalvo ha 33 anni e rappresenta il rinnovamento che si riscontra anche nei nostri associati, molto giovani come media di età . C’è voglia di essere propositivi con tanti imprenditori agricoli giovani che hanno scelto di investire nel settore. Sono buoni presupposti per il futuro, a cui però, nel 2014, occorrerà dare un seguito con maggiore concretezza, soprattutto nelle risposte che continuiamo ad attendere dalla politica.