Fabrizio Cirilli si dice preoccupato e dubbioso su ciò che sta accadendo rispetto alla questione dello smaltimento dei rifiuti campani.
Le dichiarazioni dell’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, pongono preoccupazione e dubbi su ciò che sta accadendo rispetto alla questione dello smaltimento dei rifiuti campani e l’eventuale coinvolgimento delle nostre discariche. Preoccupazione e dubbi in quanto a parlare di questa cosa, appresa dalla stampa, è un amministratore della Campania mentre, almeno formalmente, la Regione Lazio rimane su posizioni generiche di disponibilità alla risoluzione del problema ma senza chiarire attraverso quali discariche e a fronte di quali condizioni.
La solidarietà è un principio, e in quanto tale, per ciò che ci riguarda, non si discute. Ma la questione, che ritengo essenziale porre all’attenzione di chi ci rappresenta in Regione, è la seguente:
1) È chiaro a chi ci rappresenta in regione, che l’area di Borgo Montello è un sito ritenuto ufficialmente inquinato ed inquinante che attende ancora di capire come e da chi verrà posto in sicurezza?
2) E’ chiaro che, ancora oggi, nonostante la presa di posizione della commissione Parlamentare di inchiesta, del Questore di Latina e della Regione Lazio stessa, si attende di capire se ed in che modo verrà verificata la presenza a Montello di rifiuti tossici occultati dalla camorra negli anni 80?
3) Forse non tutti sanno che nonostante queste incomprensibili situazioni di indeterminazione la comunità circostante alle discariche al di là dei ristori erogati al Comune, continua a vivere con seri problemi di illuminazione, allacci di servizi e strade impercorribili?
A tutto ciò va sommata un’altra considerazione forse ancora più importante delle precedenti:
la questione arsenico sta mettendo alla luce l’inaffidabilità del sistema di controllo a garanzia della salute della gente legato al rapporto tra soggetto gestore, ASL, Ente Locale e Agenzia per l’Ambiente. Addirittura c’è voluto un blocco delle deroghe comunitarie per far venire alla luce cose allucinanti legate ad esempio al mancato rispetto del diritto all’informazione sui rischi cui la gente va incontro; o al meccanismo di controllo sui prelievi basato su campionamenti e medie che fanno uscire dati inutili rispetto al reale rischio che la gente corre etc. etc.
Ora allo stesso modo visto che anche rispetto ai rifiuti, come con l’acqua, ci troviamo di fronte ad un soggetto gestore, ASL, Ente Locale e Agenzia per l’Ambiente: chi ed in che modo si sta preoccupando concretamente e non solo formalmente (come con l’arsenico in questi anni) della tipologia e qualità dei rifiuti che eventualmente la Regione Campania con l’assenzio della Regione Lazio potrebbe decidere di inviare a Borgo Montello?
Chiedo alla Regione Lazio e a chi in essa ci rappresenta, che al di là di ogni polemica e/o contrapposizione politica su queste vicende, sia fatta chiarezza e senso di responsabilità per ristabilire credibilità e fiducia verso chi dovrebbe tutelarci.