La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato a venti persone, tutte di etnia Rom, residenti presso i vari campi nomadi autorizzati della Capitale beni per circa due milioni di euro.
Si tratta di un ‘tesoretto’ in denaro, libretti di deposito, obbligazioni e gioielli custoditi in cassette di sicurezza. I rom ufficialmente risultavano indigenti tant’è che fruivano di alloggio ed utenze (acqua, elettricità e gas) gratuite a carico di Roma Capitale oltreché dell’esenzione dalla tassa sui rifiuti.