E’ stata duramente condannata la violenta aggressione subita da una ispettrice ed una assistente capo della Polizia Penitenziaria nel carcere di Latina. Protagonista dell’aggressione “una detenuta appartenente alla gategoria AS”, ovvero alta sicurezza.
Il segretario generale aggiunto della Cisl Fns, Massimo Costantino ha reso noto che «L’assistente capo ha dovuto far ricorso al pronto soccorso dell’ospedale Goretti dove le sono stati diagnosticati diversi giorni di prognosi»
Il problema resta sempre quello del sovraffollamento secondo Costantino, ricordando che attualmente la casa circondariale di Latina presenta «un sovraffollamento di 33 detenuti in più rispetto ai previsti» e che il carcere rientra nei 20 istituti d’Italia più sovraffollati».
«Attualmente nel Lazio la situazione di sovraffollamento è di 973 detenuti, considerato che 6.208 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato 31 marzo 2017, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.235 – ricordano dal sindacato – Preoccupa anche il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo; CC Cassino; CC Frosinone; NC Civitavecchia; NC Rebibbia; CC Regina Coeli; Velletri, Rieti.
Per la Fns Cisl Lazio «occorrono interventi mirati affinché diminuisca il sovraffollamento nelle carceri e allo stesso tempo si provveda a mettere in sicurezza gli Istituti, dove, il personale di polizia penitenziaria, seppur carente, quotidianamente e in silenzio salva tante vite da suicidi ed altri eventi critici, per questo è necessario potenziare sistemi di allarme ed adeguare alle esigenze reali le dotazioni organiche del personale di polizia penitenziaria».
Ha concluso Costanzo. Lazio Tv