Ha raccontato al giudice di aver sognato di essere stato investito dalla Provvidenza dell’incarico di uccidere un generale dei carabinieri il 21enne C.T., di Ventotene , condannato, ieri, nel processo per direttissima, dal giudice Rosanna Brancaccio, del Tribunale di Latina-Sezione di Gaeta, agli arresti domiciliari, da scontare presso la struttura psichiatrica dell’Asl di Formia. Il giovane, difeso dall’avv. Pasquale Di Gabriele, aveva rubato, venerdi notte, nell’area di parcheggio dei carabinieri di Ventotene, un furgoncino ed era andato in giro per tutta l’isola, guidando nelle strette e tortuose strade, fino a quando non è finito in un dirupo, provocando la distruzione del mezzo. Processato per direttissima, il giudice Brancaccio ha disposto il provvedimento cautelare in attesa della visita cui il 21enne verrà sottoposto, il 2 febbraio prossimo, da parte del dott. Raffaele Chianese, che dovrà verificare le condizioni in cui versa il giovane da un punto di vista pscichiatrico, alla luce dei precedenti referti medici che ne hanno sempre certificato la particolare situazione tanto delicata. L’episodio ha scosso la tranquilla vita dell’isola, soprattutto d’inverno quando è semideserta, anche se la gente ha provato verso il protagonista un senso di comprensione, anche se non di giustificazione, alla luce delle sue note condizioni mentali. In margine a tutta la vicenda c’è stata la considerazione che l’assenza di turisti sull’isola e l’ora notturna hanno evitato che il folle raid partorito dal sogno di un film di un regista olandese avesse potuto provocare vittime.
Orazio Ruggieri da Corriere Pontino del 25 gennaio 2011