Nessun giudizio abbreviato per Ferdinando Pupetto Di Silvio, comparso ieri mattina davanti al gup del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto per rispondere del tentato omicidio di Alessandro Zof: il giudice per l’udienza preliminare ha infatti respinto la richiesta del legale del ragazzo, l’avvocato Oreste Palmieri, e lo ha rinviato a giudizio davanti al Tribunale penale nell’udienza del 1 luglio prossimo. Ferdinando Di Silvio, 21 anni, era stato arrestato l’8 aprile dello scorso anno, il giorno dopo il ferimento di Alessandro Zof. Quest’ultimo era stato colpito ad entrambe le gambe da alcuni colpi di pistola a metà pomeriggio in via Galvaligi, mentre stava per entrare in una palazzina popolare: qualcuno lo aspettava nascosto dietro una colonna ed aveva sparato prima di darsi poi alla fuga a bordo di uno scooter sul quale c’era un complice che lo aspettava. Le indagini , coordinate dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro, avevano portato nel giro di 24 ore all’arresto da parte degli uomini della Squadra mobile di Ferdinando Pupetto Di Silvio, sorvegliato speciale, cugino di Costantino Di Silvio e nipote di Romolo, chiamato a rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma. Secondo gli investigatori però non sarebbe stato lui a sparare a Zoff ma il complice, vale a dire Cristian Liuzzi, 25 anni, finito nell’indagine con le stesse accuse ma il cui fascicolo d’inchiesta non è ancora stato chiuso. Tanto che ieri mattina davanti al gup Coccoluto è comparso soltanto Pupetto, tuttora detenuto. L’avvocato Oreste Palmieri ha chiesto che l’imputato potesse essere giudicato con il rito abbreviato condizionato all’esame di alcuni testimoni ed un perito. Il giudice però, a conclusione della camera di consiglio, ha respinto l’istanza e rinviato a giudizio il 21enne che sarà quindi giudicato con il rito ordinario. Dovrà comparire infatti il 1 luglio prossimo davanti al Tribunale di Latina, secondo collego penale, per rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato. Per quanto riguarda Liuzzi, coimputato, la sua posizione è ancora al vaglio degli investigatori e l’indagine attende di essere chiusa. Anche per lui, comunque, si profila una richiesta di rinvio a giudizio con le stesse imputazioni.
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Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 9 marzo 2011