Aveva picchiato una neonata di dieci mesi riducendola in fin di vita. Oggi il giudice del tribunale di Latina Tiziana Coccoluto, con rito abbreviato , ha candonnato il presunto aggressore, Settimo Pizzimenti ad otto anni di reclusione per tentato omicidio con l’accusa di aver picchiato la figlia della sua compagna, il 22 gennaio scorso a San Felice Circeo. Una vicenda maturata in un contesto di degrado familiare, come ha sottolineato il pm Raffaella Falcione nella sua requisitoria, dal momento che anche per la madre ed il padre naturale della bambina, a cui fu tolta la potestà genitoriale dopo il fatto del gennaio scorso, risulta aperto un procedimento per maltrattamenti in famiglia. Dalla perizia medico legale citata in aula è emerso coma la bimba abbia riportato danni fisici permanenti derivati da quelle percosse. Il 22 gennaio fu P. a chiamare i soccorsi perché la bambina non rispondeva agli stimoli e sembrava aver perso i sensi: gli era stata affidata mentre la madre si trovava al lavoro. La piccola fu ricoverata al policlinico Gemelli di Roma con ferite in tutto il corpo ma P. si è sempre professato innocente. Inutile il tentativo della difesa, rappresentata dall’avvocato Coronella, di sostenere la non imputabilità del 31enne, per il quale è stata invocata l’infermità mentale. Il giudice ha deciso anche che il Comune di San Felice, costituitosi parte civile, dovrà essere risarcito con una somma da stabilire in sede civile.
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