Sette discariche abusive sequestrate con circa 4.000 quintali di rifiuti speciali, pericolosi e tossici. Una societa’ e tre persone segnalate all’Autorita’ Giudiziaria. Sono i numeri dell’Operazione ”Demetra”, coordinata dal Comando Provinciale di Latina ed eseguita dai Finanzieri della Compagnia pontina, che ha sottratto circa quindicimila metri quadrati di territorio della Provincia al degrado ambientale. Nel corso di un’attivita’ di servizio condotta nei confronti di una societa’ di Latina, operante nel settore della compravendita di terreni nella provincia, spiega una nota delle fiamme gialle, e’ stato rilevato che alcuni fondi erano stati impiegati per lo sversamento illecito di rifiuti speciali.
Al fine di valutare l’entita’ del fenomeno, e’ stato avviato un monitoraggio, in collaborazione con gli elicotteri della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, che ha consentito di individuare altre sei aree del territorio pontino destinate a discariche abusive, dove venivano depositati in modo incontrollato rifiuti di ogni genere, speciali, pericolosi ed addirittura estremamente tossici, come l’amianto. Le aree sequestrate si trovano nel territorio dei comuni di Priverno, Prossedi, Pontinia, Latina e Sezze ed in alcuni casi riguardano terreni di proprieta’ dei comuni, della Regione Lazio o del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. I rilievi tecnici effettuati dall’Arpa Lazio hanno evidenziato il degrado di alcune di queste aree e la loro pericolosita’ per la salute pubblica. In un caso, addirittura, una parte del fiume Ufente, utilizzato fino a poco prima dell’intervento dalle locali aziende agricole per l’irrigazione delle vicine coltivazioni, era stata destinata a discarica di rifiuti di ogni genere, sui quali le analisi chimiche hanno evidenziato la presenza di diossina.
L’esito delle attivita’ fin qui svolte ha consentito di segnalare alla Procura della Repubblica di Latina la posizione della societa’ latinense e del suo legale rappresentante, un ottantatreenne romano, nonche’ di due donne, una sessantacinquenne di Amaseno (FR) ed una cinquantenne di Latina, proprietarie di altrettanti terreni.
Al vaglio dell’Autorita’ Giudiziaria anche la posizione degli enti locali proprietari dei terreni su cui insistevano le discariche.