Momenti di comprensibile paura vissuti l’altra sera dalle due impiegate dell’Hotel Casinò, in quel momento in servizio alla reception. Erano da poco trascorse le 20 quando nell’albergo “4 stelle”, che sorge in pieno centro urbano, alle spalle del supermercato Conad, è entrato un giovane. Per un attimo hanno pensato che cercasse lavoro. Ma non hanno fatto in tempo a chiederglielo. E.D., 23 anni, originario di Sezze, tossicodipendente, ha estratto dalla tasca un coltello; lo ha puntato al petto delle malcapitate e si è impossessato del computer portatile poggiato sul bancone, fuggendo a piedi in direzione della vicina via Oddone. Superato lo shock le impiegate del Casinò hanno immediatamente chiamato il comando stazione dei carabinieri. La pattuglia intervenuta sul posto, dopo aver raccolto una sommaria descrizione del rapinatore, ha cominciato le ricerche che hanno interessato tutta la zona compresa tra via Oddone e piazza Santa Barbara. Ed è proprio qui, in prossimità del “Giardino”, il chiosco-bar chiuso da tempo per un annoso contenzioso tra l’ultimo gestore ed il Comune, che ne è il proprietario, che i militari dell’Arma hanno scovato il ragazzo. Aveva con sé ancora il computer che sperava di rivendere a prezzi stracciati per acquistare una dose di droga. Mentre l’oggetto della rapina veniva riconsegnato ai proprietari dell’albergo E.D. veniva trasferito presso il carcere di via Aspromonte, a Latina, da dove era stato rilasciato alcuni giorni prima per uno scippo compiuto, questa volta nel capoluogo pontino, ai danni di un anziano.
dal Corriere Pontino del 1 giugno 2011