La 23enne è ancora ricoverata presso l’ospedale Goretti.
Sono meno critiche del previsto le condizioni di Giada, la 23enne che per fuggire dalle sevizie del suo ex compagno si è gettata dal secondo piano di una palazzina di via Giovan Battista Grassi nella quale era stata imprigionata. Un volo di 6 metri che le ha causato la frattura di tre vertebre, profonde ferite e gravi escoriazioni. Barcollante, in stato di choc e con il volto coperto da una maschera di sangue: così se la sono trovati davanti gli avventori del bar di via Marchiafava dove la giovane si è rifugiata dopo la caduta per chiedere aiuto. Alle 14 un’ambulanza l’aveva già portata la pronto soccorso del “Santa Maria Goretti” per le cure e gli accertamenti del caso. Alcune ferite da taglio su un polso, sulle mani e sul mento sono state subito ricondotte alla lite con l’ex ragazzo, mentre le fratture alla caduta. Nonostante lo spavento e la concitazione, Giada è riuscita a raccontare per filo e per segno agli inquirenti l’accaduto tanto che, poco dopo, l’ex fidanzato 22enne Davide Artusa è stato arrestato dai poliziotti della volante. Ma quella di aver segregato e seviziato la giovane non è l’unica accusa mossa dagli inquirenti ad Artusa il quale, poco dopo essere uscito dal suo appartamento, ha anche accoltellato senza gravi conseguenze l’attuale ragazzo di Giada. Al suo ritorno l’aggressore si è trovato faccia a faccia con i poliziotti i quali, dopo averlo arrestato, hanno perquisito la sua abitazione. E così che sono spuntate fuori armi di ogni genere, grandi quantità di droga e contanti. Stupefacenti sono stati trovati anche nell’appartamento di Giada, in via Adua, dove avrebbe avuto inizio la colluttazione. Una circostanza che ha messo nei guai la coinquilina nonché proprietaria dell’abitazione in cui vive la 23enne, la giovanissima Jessica Giardini. Ed è proprio su questo strano giro di affari e intreccio di interessi che si stanno concentrando gli inquirenti, convinti che il movente della gelosia da solo non basti a spiegare tutto. Lazio Tv