Sono comparsi davanti al giudice per rispondere delle accuse di lesioni, sequestro di persona, rapina ed estorsione. Ma Marco Giorgi, Michele Pezzulo e Massimo Cavallaro, difesi dagli avvocati Sara Mariani, Gaetano Marino e Leonardo Palombi, hanno sostanzialmente negato le accuse mosse da due ragazzi di 20 e 25 anni, caricati in auto, sabato sera, minacciati e pestati. Tutto per un debito di 500 euro, che gli investigatori della Squadra mobile ritengono legato probabilmente all’acquisto di droga. Ma i tre uomini, tutti già noti alle forze dell’ordine, hanno respinto le accuse. Cavallaro e Pezzulo in particolare, che si trovavano già all’interno del pub Legend quando Marco Giorgi ha portato al loro cospetto i due ventenni, hanno raccontato di non conoscere le due presunte vittime, di non essere a conoscenza di alcun debito di denaro ma di aver assistito a una lite in cui, in stato di ebbrezza, sarebbero intervenuti solo successivamente. Pezzulo ha spiegato nel dettaglio di essere seduto al tavolo attiguo a quello dei due giovani, di aver assistito a un violento diverbio e di essere intervenuto nella lite, sfociata poi in una scazzottata, senza conoscere il motivo. L’arrestato ha poi aggiunto di essersi ferito e ha mostrato al giudice per le indagini preliminari i graffi riportati sul volto e non refertati al pronto soccorso. Marco Giorgi, che secondo la ricostruzione degli investigatori ddella Squadra mobile, avrebbe caricato in auto i due giovani prelevandoli in un’abitazione di Borgo Bainsizza e minacciandoli con una pistola, ha invece confermato l’esistenza di un debito come motivo del litigio con i due ragazzi, ma ha negato le minacce e il sequestro di persona. Tutti e tre hanno poi respinto l’accusa di aver usato qualsiasi tipo di arma, pistola e coltello. Ma tutti e tre, come disposto dal giudice Costantino De Robbio, restano comunque in carcere.
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Laura Pesino dal Corriere Pontino del 21 aprile 2011