Proseguono le indagini dopo l’arresto di Mario Pitò, poliziotto in appoggio alla Questura di Latina, finito nell’inchiesta della procura di Velletri su un presunto giro di patenti facili.
Gli accertamenti degli investigatori si concentrano ora, oltre che sui suoi affari, anche sulla trascorsa attività politica dell’uomo che ha ricoperto la carica di consigliere e assessore all’ambiente nel Comune in cui vive, Nettuno. In realtà, Pitò, negli uffici di corso della Repubblica si è visto raramente. Tra gli impegni politici e lunghi periodi di malattia ha frequentato Latina molto poco. Di certo su di lui gli investigatori erano concentrati da diverso tempo. Il 45enne gestisce a Nettuno un’autoscuola dove, secondo quanto ricostruito, con la compiacenza di un ingegnere della Motorizzazione, anche lui finito nell’inchiesta, venivano rilasciate patenti false. Diverse le pratiche finite sotto la lente della magistratura. Il meccanismo emerso sarebbe quello del pagamento di una somma di denaro per superare gli esami utili ad ottenere la patente. Sono in corso accertamenti su molte pratiche che riguardano anche Latina dove i famigliari del poliziotto gestiscono un’altra autoscuola. Lazio Tv