Un mercato completamente impazzito che, in taluni casi, ha visto il prezzo del metano da autotrazione quintuplicare il proprio prezzo nello spazio di pochi mesi. La provincia pontina è tra le più care d’Italia per gli sventurati automobilisti che hanno scelto come carburante per la propria automobile quello che fino a pochi mesi fa era considerato un’opzione vincente ed ecologica.
Nel capoluogo pontino negli ultimi giorni, come conseguenza immediata delle forti tensioni internazionali seguite alla guerra in Ucraina, si è arrivati a toccare punte di 4 euro al chilo.
Il prezzo del diesel supera quello della benzina
Nonostante abbia un’accisa più bassa, anche il gasolio ha fatto registrare un’impennata clamorosa. Con gli aumenti delle ultime ore, in molti distributori pontini costa più della verde.
La corsa dei prezzi dei carburanti è iniziata da qualche settimana e non accenna a fermarsi. Anzi: accelera. La soglia dei due euro al litro, per benzina e gasolio, è stata superata non solo nelle aree di servizio autostradali, notoriamente più care della media nazionale: anche in città il carburante rincara di giorno in giorno. Ma in questa tendenza, c’è una notizia ancora più clamorosa: il prezzo del gasolio ha superato quello della benzina, nonostante la minore incidenza delle accise (0,617 euro/litro il gasolio; 0,728 la benzina).
L’annuncio dell’embargo da parte di Stati Uniti e Regno Unito sui prodotti energetici provenienti dalla Russia ha dato un’ulteriore spinta alle quotazioni. Risultato: Brent di nuovo a 130 dollari e prezzo del gasolio fuori controllo, con un balzo di dieci centesimi al litro. Già ieri mattina Eni ha aumentato di 24 centesimi il gasolio e di 14 la benzina; per IP, l’aumento è stato di 17 cent/litro sul gasolio e di 15 sulla benzina; Q8: +16 il gasolio, +9 la benzina ; Tamoil: +13, +7.