Una latinense di 74 anni malata oncologica, in fase terminale ed in cerca di assistenza, a luglio si sarebbe sentita rispondere dall’Inps: «Ripassi fra due mesi».
Sei deputati Radicali-Pd (Farina Coscioni, Zamparutti, Mecacci, Bernardini, Turco e Beltrandi) hanno presentato un’interrogazione parlamentare per fare luce sul caso. Nell’interrogazione si fa riferimento alla denuncia di Luciano Ridolfi di Latina: «Mia mamma versa in stato terminale da adenocarcinoma polmonare, la forma peggiore e pi aggressiva che non perdona: ha un polmone pieno d’acqua e l’altro che si sta riempiendo di giorno in giorno…pesa 43 chili e si alimenta solo attraverso flebo». I deputati spiegano come in base alla legge 80 del 2006 «la signora avrebbe diritto a una indennità di accompagnamento; l’Inps avrebbe l’obbligo di valutare il caso, se rientra in quelli configurati dalla legge, dare accesso alla donna all’assegno mensile entro e non oltre quindici giorni dalla richiesta». Nell’atto parlamentare si menziona come «una visita medica della signora è stata fissata per il giorno 3 settembre alle ore 15,50, un appuntamento che va ben oltre i 15 giorni stabiliti dalla legge», dal momento che la domanda di accompagnamento venne presentata il 12 luglio. «La famiglia Ridolfi non si è data per vinta – si legge nell’interrogazione – e ha tempestato di telefonate l’ufficio Inps di Latina per avere spiegazioni, ma al telefono non risponde mai nessuno , dichiara il signor Ridolfi.I sei parlamentari hanno chiesto ai ministri della Salute e del Welfare se s’intendano assumere iniziative di carattere disciplinare nei confronti del responsabile dell’Inps e se sia vero che nella provincia pontina ci siano 90 casi analoghi a quello della madre dl signor Ridolfi.