Sopralluogo del nipote del sacerdote ucciso
Potrebbe essere riaperto il caso di Don Cesare Boschin, il sacerdote ucciso 21 anni fa a Borgo Montello e sulla cui morte non è mai stata fatta luce. In base a quanto riportato dal Messaggero, il nipote del sacerdote accompagnato dall’avvocato Stefano Maccioni hanno effettuato un sopralluogo che fa pensare ad un primo passo verso la richiesta alla procura di riaprire il fascicolo sull’omicidio di Don Boschin trovato senza vita nella canonica il 30 marzo 1995. Al sopralluogo era presente anche il sindaco del paese in provincia di Padova d’origine del parroco. In questi anni in molti hanno continuato a non credere alla tesi investigativa secondo la quale il sacerdote, il cui corpo fu scoperto riverso sul letto col nastro adesivo intorno al collo e le mani legate, venne ucciso da alcuni malviventi a scopo di rapina. “Stiamo valutando – ha spiegato il legale – una serie di elementi per verificare se è possibile far riaprire il caso, se così fosse ci rivolgeremo alla procura”. Don Boschin era diventato il promotore di una battaglia di legalità in merito alla gestione dei rifiuti e il dubbio che la sua morte possa essere connessa in qualche modo a questa delicata questione spinge, dopo oltre 20 anni, a chiedere giustizia e verità. Lazio Tv