I sigilli sono scattati questa mattina.
Scattato il sequestrato preventivo dello stabilimento Heinz, ex Plasmon di Latina, per mancanza dei requisiti in materia di sicurezza antincendio. Il provvedimento su disposizione del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia in seguito agli accertamenti partiti dopo la morte di un operaio di una ditta esterna il 26 ottobre del 2012, folgorato mentre cambiava un neon all’interno di un seminterrato dell’azienda. Al momento l’attività è ferma, le quattro linee di produzione sono state bloccate. In particolare sono stati sequestrati e sottoposti a fermo tutti i cicli di processo a servizio dei reparti di produzione (vapore, pressione e gas) ad esclusione degli impianti elettrici ed antincendio. Non è stata sequestrata la palazzina direzionale. Il direttore dello stabilimento è stato nominato custode giudiziario. Le indagini sulla morte dell’operaio, hanno accertato gravi responsabilità penali da parte dell’amministratore delegato e del direttore dello stabilimento, i quali avrebbero omesso di attuare idonee misure di protezione e prevenzione antincendio nelle aree di deposito e stoccaggio di materiale combustibile, e di fornire certificazioni di conformità dei lavori eseguiti. Le attività di produzione, saranno riprese al più presto, ha garantito l’azienda, che in una nota specifica che controlli erano necessari e dunque anche la chiusura dello stabilimento. Nessun prodotto Plasmon è coinvolto. Sottolineano i vertici Heinz. I sindacati, nonostante la preoccupazione, si dicono fiduciosi in quanto l’azienda avrebbe preso impegni precisi per mettere in sicurezza lo stabilimento. Il sopralluogo nel sito ex plasmon è stato effettuato dai Funzionari Tecnici e personale dell’Ufficio di Polizia Giudiziaria del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Latina, insieme con i Carabinieri della stazione di Borgo Grappa, tra i primi ad intervenire al momento dell’incidente sul lavoro. Sequestro della Plasmon: nota del Sindaco Giovanni Di Giorgi
In merito al sequestro dello stabilimento Plasmon di Latina eseguito questa mattina, il Sindaco Giovanni Di Giorgi dichiara:
«Sto seguendo da vicino la vicenda riguardante il sequestro dello stabilimento di produzione Plasmon di Latina avvenuto questa mattina per motivi di sicurezza ed igiene. Ho già contattato le Autorità che mi hanno riferito in merito a quanto accaduto e sono convinto che quanto prima ci possano essere le condizioni per procedere alla revoca del provvedimento eseguito questa mattina.
In tal senso sollecito l’amministrazione della Plasmon a provvedere al più presto ad ottemperare alle prescrizioni indicate. Lo stabilimento Plasmon di Latina rappresenta un colosso fondamentale per il tessuto economico della nostra città con ricadute importanti in termini occupazionali e per l’indotto.
Sono convinto che con la competenza, la professionalità e la dedizione al lavoro che il management della Plasmon ha sempre evidenziato sarà in grado in breve di far fronte a questa situazione per il bene delle maestranze e del tessuto economico-sociale del nostro territorio”. Lazio Tv