Era evaso dai domiciliari il 4 novembre scorso, dalla sua abitazione in via Guido Rossa, a Latina, dove si trovava in seguito a una condanna a quattro anni per una serie di rapine commesse nel capoluogo pontino e nella Capitale. Ma Vincenzo Palaia, 30enne originario di Catanzaro, era rimasto in città e si nascondeva in casa di un’altra vecchia conoscenza della polizia, un altro rapinatore. Proprio qui, in un appartamento di via Vienna, l’hanno trovato all’alba di oggi gli uomini della squadra mobile che da due settimane erano sulle sue tracce.
Il blitz è scattato dopo l’evasione e il provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Roma che disponeva la revoca dei domiciliari e la sostituzione della custodia in carcere. Vincenzo Palaia è considerato uno dei personaggi di spicco di una banda specializzata nelle rapine che nel 2007 colpì sistematicamente alcuni esercizi commerciali del capoluogo. In otto erano finiti in carcere nel 2008 nel corso dell’operazione “Lucignolo”, tra cui proprio il 30enne di Catanzaro, condannato in appello a quattro anni. Il gruppo privilegiava tabaccherie e ristoranti del capoluogo, ma organizzava anche raid negli esercizi commerciali della Capitale. Gli accordi venivano presi al telefono, utilizzando un linguaggio in codice per indicare i colpi da preparare. Pistole in pugno, stesso metodo, azione fulminea. Ma proprio le intercettazioni telefoniche avevano inchiodato Palaia, sul quale ora sono in corso nuove indagini della squadra mobile. L’uomo è infatti sospettato di aver partecipato, durante le ultime settimane in cui è riuscito a sfuggire ai controlli e ad evadere dai domiciliari, a una serie di altre recenti rapine messe a segno in supermercati e negozi della città.