Latina, città di buche. Di voragini e asfalto pronto a sgretolarsi al primo gocciolare. Ogni quartiere ha le sue insidie, ciascuna strada i suoi pericoli. Con casi da Guinness dei primati. Come nei pressi della scuola media Alessandro Volta, dove in via Botticelli in poco più di 200 metri, al volante o in sella a uno scooter, si incrociano decine e decine tra buche e depressioni.
Le più grandi si trovano a pochi passi dall’incrocio con via Cesare Augusto. Le ruote delle vetture di passaggio, tra gli improperi dei conducenti distratti, affondano nel cemento ormai ridotto a una collezione di grossi ciottoli. Il colpo si fa sentire, gli ammortizzatori vengono messi a durissima prova. I più attenti, invece, ricorrono alla cara vecchia tattica del dribbling in velocità: si stringono sulla destra, sfiorando le macchine posteggiate in strada, e tirano dritto fino alla rotonda che li divide da via Michelangelo Buonarroti. I più sventurati, invece, tirano dritto.
Una strada poco sicura insomma, considerando la presenza di una scuola e il transito quotidiano d centinaia di studenti.
Per ora i soldi per risistemare il manto stradale ce ne sono ben pochi. Qualche piccolo passo però si è fatto in città nelle ultime settimane. Un tratto di via Piave è stato appena riasfaltato, cosi come via Vespucci e parte di via Battisti ma la strada per una Latina senza buche è odiosamente lunga.