Feroto un alunno della “Don Milani”
Un pezzo dell’intonaco di un bagno della scuola elementare Don Milani di Latina, è caduto ieri mattina, ferendo lievemente un bambino al braccio. Da mesi la dirigente scolastica denuncia lo stato di degrado e abbandono in cui versa l’istituto. Cinque aule sono inutilizzabili da novembre per gravi infiltrazioni d’acqua. Sono rimasti due bagni per 17 classi, circa trecentocinquanta bambini. La dirigente sta preparando un esposto in Procura. “Procederemo al più presto ad effettuare i lavori stabiliti e necessari – afferma l’assessore Enrico Tiero – con l’obiettivo di rendere pienamente operativo il plesso scolastico. La Don Milani è una scuola molto importante per la nostra città e merita la necessaria attenzione come del restio tutti gli edifici scolastici cittadini. Opereremo in tal senso per soddisfare al meglio queste esigenze”. Sulla vicenda interviene anche Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico.
“Il comportamento degli amministratori del Comune di Latina, che si sono precipitati alla don Milani soltanto dopo la chiamata di un giudice di Latina che voleva avere spiegazioni, dimostra tutta la loro inettitudine. Sul posto sono arrivati il vice sindaco Enrico Tiero ed il dirigente del Settore Lavori Pubblici Lorenzo Le Donne, che si sarebbero mostrati sbigottiti dalla gravità della situazione e dalle carenze generali dell’istituto. Eppure il responsabile dell’ufficio scuola, il dott. Spada, come anche la dirigente dell’istituto comprensivo, la dott.ssa De Angelis, nonché lo stesso Partito Democratico, più volte avevano segnalato all’amministrazione comunale i problemi strutturali del plesso. La situazione era quindi ben nota al Comune da molto tempo. C’è poi da considerare un altro aspetto, oltre all’attendismo che caratterizza i personaggi di cui si è circondato il sindaco Giovanni Di Giorgi: proprio come fanno gli inetti – aggiunge Zuliani – essi rispondono soltanto alla voce di chi è più in alto nella scala gerarchica rispetto a loro. Le segnalazioni delle persone che vivono il territorio, di cui dovrebbero essere al servizio, vengono invece puntualmente ignorate. Lo dimostra ancora una volta, per esempio, il caso del liceo Manzoni: hanno dovuto aspettare che tre ragazze venissero investite solo per interessarsi al problema, che ad oggi comunque non è risolto. La strada non è stata messa in sicurezza, sono state invece soltanto disegnate delle strisce gialle per regolare la sosta davanti all’ingresso dell’istituto. Per la Don Milani hanno dovuto attendere un crollo in un bagno mettesse in pericolo un bambino per presentarsi”. Lazio Tv