Continua la bufera all’interno del Pd dopo le intercettazioni pubblicate riguardo i rapporti che sarebbero emersi tra Bruno Landi ed alcuni esponenti consiliari di opposizione.
Intercettazioni telefoniche tra Enzo De Amicis e Bruno Landi ex amministratore delegato di Ecoambiente che venne arrestato nell’ambito di una inchiesta della Procura di Roma sul sistema regionale dello smaltimento dei rifiuti. Il capogruppo Alessandro Cozzolino ieri sera dopo oltre due ore di riunione con i rappresentati consiliari ed i segretari comunale e provinciale, hanno concordato di inviare le carte alla commissione di garanzia del Pd. Un jury di sette persone elette nel corso della consultazione interna formata da Franco Brugnola, Tullio Sante, Ada Folosa, Bernardo Velletri, Paolo Paolombo, Alessandra Marcehtti e Giancarlo Nardacci, dovranno giudicare ed eventualmente sanzionare i due consiglieri comunali finiti nelle intercettazioni. Intanto questo pomeriggio il pd ha convocato una conferenza stampa in cui spiegheranno le linee da seguire dopo quanto accaduto. IL PARTITO SCRIVE A ZINGARETTI
Prese le disatanze dal consigliere De Amicis
Dopo la bufera che ha investito il Partito Democratico di Latina per le intercettazioni pubblicate dal giornale di Latina riguardo i rapporti che sarebbero emersi tra Bruno Landi ed alcuni esponenti consiliari di opposizione, il partito democratico ha indetto una conferenza stampa. Il partito ha preso le distanze dal consigliere comunale Enzo De Amicis apprezzandone la decisione di autosospendersi. Il segretario provinciale Salvatore La penna ha annunciato che il partito ha scritto una lettera aperta la presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ribadendo la propria posizione rispetto alla questione rifiuti sul territorio pontino. “Nella nostra provincia – scrivono gli esponenti del Pd rivolgendosi a Zingaretti – vengono prodotte poco più di 300mila tonnellate di rifiuti e l’impianto di trattamento meccanico biologico ad Aprilia è già sufficiente per trattare il quantitativo che residua dalla differenziata. Non ravvediamo – aggiungono – dunque la necessità di autorizzare la costruzione di altri impianti di trattamento. E’ essenziale che la capacità di trattamento dell’impianto di Campoverde ad Aprilia sia a servizio dei rifiuti della provincia di Latina e non di Roma. In caso di emergenza il trattamento dei rifiuti di Roma nell’impianto di Campoverde deve prevedere con certezza il rientro dei rifiuti trattati e degli inerti a Roma. Per il sud della provincia sarebbe utile riportare in ambito provinciale l’impianto sito a Castelforte che dalla precedente giunta regionale fu inserito nell’ambito provinciale di Frosinone. In ogni caso, qualora la Regione Lazio decidesse di favorire la realizzazione di ulteriori impianti questi, a nostro giudizio, andrebbero realizati in zona industriale e non a Borgo Montello. Da sempre – aggiungono gli esponenti del Pd – siamo convinti che l’area di Borgo Montello debba essere valorizzata e riconsegnata alla propria vocazione agricola, turistica, archeologica attraverso la chiusura e bonifica integrale delel discariche presenti in loco”. Il Pd parla anche dell’esigenza di “interrompere l’iter autorizzativo per la costruzione di impianti di trattamento meccanico biologico. E’ un fatto positivo ma temporaneo e noi crediamo che sia opportuno andare oltre rendendo definitiva questa scelta”. Il Pd conclude il documento chiedendo un incontro urgente al Governatore Zingaretti proprio per parlare del delicato tema dei rifiuti. Lazio Tv