“Le famiglie italiane non si sfrattano, si difendono”. Questo lo slogan dello striscione affisso nella notte dai militanti di CasaPound davanti allo stabile occupato di via Respighi a Latina.
Dopo due anni dall’occupazione di via Respighi, 12 nuclei familiari italiani con 12 minori (di cui 4 inferiori a 5 anni) subiranno il 21 maggio p.v. lo sgombero, senza che le istituzioni locali abbiano trovato in questo lungo periodo una soluzione all’emergenza abitativa. CasaPound, che del diritto alla proprietà della casa ne fa’ la principale battaglia, sostiene che e’ impossibile pensare che in due anni non sia stata trovata una sistemazione degna per queste famiglie, arrivando al punto che da qui a pochi giorni circa 60 persone con minori al seguito si troveranno per strada, senza un tetto sulla testa. “Staremo al fianco di quegli italiani dimenticati che rivendicano un diritto sacrosanto” afferma Cp Latina; “le istituzioni latitano, rimandando senza proporre una risposta concreta; l’Ater non ha alloggi da assegnare e quando ci sono vengono assegnati anche a famiglie non italiane”. “Tutto ciò e’ intollerabile, senza una politica serie di edilizia popolare e di Mutuo Sociale, il problema abitativo esploderà”, continuano i militanti, “tutti i giorni riceviamo presso il nostro sportello del Dillo a CasaPound richieste di aiuto in tema di emergenza abitativa e di assistenza sociale; e sono sempre di più i cittadini che ci vedono in grado di portare avanti le loro istanze e di difendere i loro diritti di fronte all’indifferenza degli enti preposti”.