«Vi prego signori giudici, vi scongiuro affinchè la mia Emiliana riposi in pace e ottenga giustizia. Il mio appello è rivolto a chi giudicherà l’assassino di mia figlia.” “Chiedo che venga condannato all’ ergastolo affinchè nessuna altra mamma abbia a soffrire le pene che sto soffrendo io». È l’appello accorato di Luisa Falanga, la madre di Emiliana Femiano, la venticinquenne accoltellata a morte a terracina domenica scorsa dal suo ex fidanzato. La donna ha parlato ai microfoni del circuito Lunaset. «Ma il mio – ha aggiunto – è anche un appello affinchè, tra i giudicanti vi sia minore superficialità. Se quell’essere malvagio non avesse ottenuto i domiciliari ad agosto, mia figlia sarebbe qui con me». Già nel dicembre 2009 Luigi Faccetti, l’assassino, aveva tentato di uccidere Emiliana, ferendola gravemente. Adesso, la madre ha deciso di apparire in tv rivelando retroscena importanti: «Già dopo la terribile aggressione del dicembre scorso – ha detto la signora Luisa -, abbiamo avuto pressioni da parte di alcuni ‘personaggì affinchè la nostra famiglia non si costituisse parte civile. Siamo stati minacciati, definiti degli ‘infamì. Ma io e mio marito siamo andati avanti per proteggere Emiliana, che era stata aggredita tante volte da Luigi». Luigi Faccetti, 24 anni, aveva usato violenza contro Emiliana più volte: «Ricordo che un giorno l’inseguì in via Duomo, la strattonò, poi le diede un pugno in faccia spezzandole un dente». La signora Luisa insiste affinchè la giustizia faccia il suo corso: «Non lasciatevi ingannare da Luigi, non è pazzo. È soltanto cattivo. Ha colpito Emiliana venti volte al cuore, in tutto sessantasei sono state le coltellate».
Si erano riavvicinati attraverso Facebook, la 25enne Emiliana Femiano e il suo ex convivente, Luigi Faccetti che domenica sera l’ha uccisa. È lì, sul social network, che avevano deciso di incontrarsi di nuovo. Per due ore, a Terracina, nel Lazio, hanno parlato, litigato. Poi, l’efferato omicidio. Intanto altre due persone sono state arrestate dai carabinieri di Giugliano (Napoli): due cugini che hanno accompagnato la donna all’appuntamento e che ora sono accusati di favoreggiamento personale.
Secondo quanto ricostruito dai militari, Emiliana è arrivata a Terracina domenica sera, verso mezzanotte. Ad accompagnarla Giuseppe Prisco, 21 anni, napoletano, barista e cugino di secondo grado dell’omicida, e il 19enne Marco Prisco, cugino di Giuseppe. Emiliana e Luigi – che era ai domiciliari per aver accoltellato la donna un anno fa – sono rimasti insieme due ore durante le quali si è scatenata la violenta lite. Dopo l’omicidio, Faccetti è fuggito verso Napoli e si è fatto accompagnare in ospedale proprio dai cugini Prisco: ai medici ha raccontato di aver subito una rapina. Una versione che non ha convinto i sanitari che hanno avvisato i carabinieri. I Prisco sono stati rintracciati tra Napoli e Afragola e sottoposti a fermo.
Impossibile stabilire il numero esatto di fendenti inferti sul corpo di Emiliana Femiano. Lo ha dichiarato il medico legale Silvestro Mauriello che nel pomeriggio di oggi ha eseguito l’esame autoptico sul corpo della 25enne di Napoli massacrata in un appartamento di Terracina la notte di domenica per mano dell’ex convivente Luigi Faccetti. Le coltellate che hanno martoriato Emiliana sono decine, ma è difficile stabilire quante. La morte inoltre, come ha precisato il dottor Mauriello, dovrebbe risalire alle due di notte. Le coltellate hanno riguardato soprattutto la parte superiore del corpo di Emiliana, senza risparmiare il viso e il collo