“La carovana rosa attraverserà Latina: tra buche e avvallamenti la città sarà pronta ad accogliere gli atleti?”
Partirà l’11 maggio a Bologna e arriverà all’Arena di Verona il 2 Giugno, facendo scalo nella provincia di Latina: è il Giro d’Italia, la gara a tappe di ciclismo più importante della penisola.
Questa manifestazione sportiva è una corsa maschile che si svolge lungo le strade italiane con cadenza annuale. Per quest’anno le tappe previste sono 21, tra cui una fissata proprio nella provincia di Latina, per un totale di 3578,8 chilometri.
La quinta tornata, il 15 maggio, infatti, si concluderà nella città di Terracina. Attraversando la pianura pontina, gli atleti passeranno a Cisterna e giungeranno fino al centro del capoluogo, superando Borgo Podgora e Borgo Piave, per poi affrontare la salita verso il secondo Gpm della giornata, fissato a Sezze. La carovana rosa lascerà, poi, i Monti Lepini passando per il territorio di Roccagorga e si dirigerà, infine, verso il Mar Tirreno, giungendo alle porte di Terracina attraverso l’Appia.
“Tappa prevalentemente pianeggiante che parte in discesa e termina lungo la costa tirrenica. La parte centrale presenta tratti a carreggiata ristretta e talvolta con manto strade molto usurato. Finale su strade a scorrimento veloce ampie e in buono stato”, sarebbe questa la descrizione data dalla gazzetta dello sport circa il percorso che i ciclisti dovranno affrontare nella nostra provincia. Descrizione che sembrerebbe nascondere un velo di ironia.
La nostra città e i paesi circostanti saranno davvero pronti ad accogliere gli atleti?
Numerose sono state le polemiche che negli ultimi tempi hanno visto protagonista proprio Latina, ormai famosa per le sue strade malmesse, dissestate e colme di buche in ognidove. Furiosi, i suoi cittadini hanno chiesto più volte a gran voce, soprattutto tramite l’ironia social, un intervento definitivo da parte dell’amministrazione comunale, che, però ha finora fatto orecchie da mercante.
Adesso la nostra città (e tutta la nostra provincia) rischierà di fare una pessima figura con il resto della penisola.
Come possiamo ospitare una gara tanto prestigiosa nelle condizioni in cui versano le nostre strade? Quale garanzia possiamo offrire ai ciclisti costretti a gareggiare tra buche e avvallamenti?
L’augurio è quello di poter perlomeno far emergere la gravità della situazione, dando risonanza nazionale a un disagio fortemente avvertito dalla popolazione locale; se non altro, magari qualcosa inizierà a smuoversi e dalla storica figuraccia a cui si andrà incontro, si potrà forse trarre qualche giovamento!