I fatti in via Grassi. Vittima una giovane. Sequestrati armi e droga.
Momenti di terrore quelli vissuti da una ragazza del capoluogo, che chiameremo col nome di fantasia di Silvia. Sono da poco passate le 13.00 di questo pomeriggio, quando una ragazza ferita trova rifugio all’interno di un bar ubicato nella via G.B. Grassi di Latina, chiedendo aiuto. Immediata la chiamata al 113 che faceva convergere sul posto due volanti. Dalle prime dichiarazioni della donna si comprendeva come la stessa fosse stata vittima di un vero e proprio sequestro di persona ad opera dell’ex fidanzato. Infatti, è il racconto della donna , qualche decina di minuti prima era stata attirata con la forza presso l’abitazione del giovane ed aggredita, legata e picchiata selvaggiamente, nonché ferita con una coltellata ad una mano. Terrorizzata per quanto subito ed ancor di più per il fatto che veniva informata dall’aggressore che sarebbe andato ad accoltellare l’attuale fidanzato di lei, una volta uscito dall’appartamento la stessa trovava la forza di divincolarsi e slegarsi dalla corda che la tratteneva per poi buttarsi dal secondo piano dello stabile dove era trattenuta contro la sua volontà . Trascinatasi poi al bar, l’arrivo delle Volanti e la salvezza. Immediate sono scattate le ricerche dell’aggressore che, nel frattempo, si disfava del coltello utilizzato contro la ragazza e di una ipotetica pistola che la donna avrebbe visto in mano all’uomo. Rientrato a casa è lì che gli agenti, dopo aver forzato la porta, lo trovavano. Immobilizzato l’uomo, si procedeva alla perquisizione dell’appartamento che consentiva, oltre al rinvenimento di coltelli a serramanico e spade non denunciate,grimaldelli ed apparati ricetrasmittenti, di rinvenire confezioni di marijuana e cocaina pronte per lo spaccio, nonchè dell’attrezzature atte al confezionamento. Parte dello stupefacente veniva trovato addosso al fermato, occultato negli slip. Si procedeva inoltre al sequestro di 650€ in contanti e di un’agenda con nomi e cifre, verosimilmente il libro contabile dell’attività di spaccio. Inoltre si sequestrava un impianto di videoregistrazione e di telecamere puntate sulla pubblica via, ritenute strumentali all’attività di spaccio, volte al controllo di eventuali blitz delle forze dell’ordine. Recatasi in ospedale, la donna riceveva 25 giorni di prognosi. Sentita meglio dagli agenti, si veniva a conoscenza che la ragazza viveva in un appartamento di via Adua, unitamente ad una coetanea. E’ proprio lì in via Adua che avviene la prima aggressione da parte dell’Artusa che, dopo aver rinchiuso in una stanza l’amica, trascinava presso il proprio appartamento di via Grassi la giovane donna per continuare ad infierire su di lei. Recatisi gli agenti in via Adua al fine di raccogliere elementi sui primi momenti dell’aggressione, si rinvenivano tracce di sangue sul pavimento. Giunta la scientifica sul posto, si procedeva ad ispezionare l’appartamento e , in una delle camere da letto si rinveniva una valigetta 24 ore piena di dosi di Marijuana, cocaina ed altro stupefacente, nonché oggetti predisposti per il confezionamento. Altro stupefacente veniva trovato nei cassetti degli armadietti posti ai lati del letto. Accertato che quella stanza era in uso alla proprietaria di casa, questa veniva tratte in arresto per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il ragazzo, ARTUSA Davide, cl. 92, rinchiuso nel carcere di Latina, annovera svariati precedenti di polizia per armi, droga e rapina. La ragazza, incensurata, JESSICA Giardini, cl. 94 veniva arrestata e portata in carcere. Al momento sono al vaglio le dichiarazioni del ragazzo della donna aggredita che avrebbe subito un’aggressione dallo stesso ARTUSA. Si cerca ora di capire se quanto accaduto non sia legato più che a faccende sentimentali, al mercato dello spaccio al dettaglio di sostanza stupefacente, rinvenuta pronta per lo smercio verosimilmente nelle vie della movida di Latina nel fine settimana. Veniva così sollevato dalla Polizia di Stato il velo su un caso di “Latina Violenta”, dove si confondono i ruoli tra vittime e carnefici, tra sentimenti che nascono e muoiono dietro ad una dose di stupefacente, dove i problemi vengono risolti ancora con le lame dei coltelli. Tutte cose su cui avranno tempo di riflettere in carcere i protagonisti di questo pomeriggio di follia. Lazio Tv