Previsti mercoledì gli interrogatori per sei dei sette arrestati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla luce la truffa ai danni del comune di Minturno da parte della società Ego Eco.
La Ego Eco, società di proprietà di Vittorio Ciummo e incaricata della raccolta rifiuti, avrebbe truffato il Comune di Minturno grazie anche all’aiuto di alcuni dipendenti dell’amministrazione con la garanzia politica di Romolo Del Balzo, che oltre ad essere consigliere regionale a Minturno riveste anche il ruolo presidente del consiglio comunale. Del Balzo, figlio di un ex presidente della Provincia anche lui arrestato in passato e poi prosciolto dall’accusa di concussione, l’interrogatorio si terrà probabilmente giovedì presso la clinica di Formia dove è ricoverato a seguito del malore che lo ha colpito al momento dell’arresto.
Gli esponenti della società Ego Eco, come è emerso dalle intercettazioni telefoniche, si appellavano al consigliere Del Balzo con dei nomignoli: «babbo», oppure «baccalà», o «quell’amico». Ma secondo il gip Del Balzo avrebbe aiutato la società in cambio di denaro o con l’assunzione nella Ego Eco di suoi “protetti”.