Si avvicina, anche quest’anno come ogni stagione, il picco di epidemia influenzale. Con il conseguente e cronico rischio di sovraffollamento dei pronto soccorso di tutti gli ospedale del Lazio, compreso quello del capoluogo che nelle prime settimane dell’anno ha già registrato un record di accessi, lasciando prevedere un anno denso di lavoro, superiore anche al 2010. Proprio in considerazione delle esigenze assistenziali per l’epidemia influenzale in corso, nuove disposizioni sono arrivate dalla Regione a tutte le Asl del Lazio con l’obiettivo di varare misure urgenti per contenere il sovraffollamento delle strutture di pronto soccorso ed evitare il blocco dei mezzi del 118. Anche il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina adotterà, su disposizione di una commissione regionale composta dai dirigenti delle strutture di pronto soccorso del Lazio, piani interni da costruire sulla base di linee guida dettate dalla commissione. Il piano contro il sovraffollamento dovrà prevedere una serie di procedure di base, come l’eventuale protocollo per la diminuzione dei posti letto chirurgici, finalizzata al recupero di posti letto e di risorse infermieristiche da destinare proprio ai pronto soccorso, la progressiva contrazione dell’attività ordinaria in altri reparti ospedalieri, l’accettazione straordinaria dei pazienti del protno soccorso nei reparti di degenza, a seconda del grado di sovraffollamento. Una delle misure contenute nella disposizione regionale inviata alla Asl pontina prevede inoltre la riduzione temporanea delle attività chirurgiche e la liberazione di posti letto in terapia intensiva da destinare a pazienti che richiedono un trattamento intensivo. Le disposizioni prevedono infine, in casi di emergenza e di elevato sovraffollamento, l’attivazione temporanea di posti letto aggiuntivi; un protocollo particolare per la gestione di pazienti pediatrici; un piano per l’individuazione e la gestione, fin dall’accesso, delle situazioni che presentano poi un maggior rischio di difficoltà di dimissione (come nel caso di pazienti senza fissa dimora) in collaborazione con il servizio sociale ospedaliero. Partitolari misure sono state poi previste per il servizio di emergenza 118, autorizzato a ricorrere ad automezzi convenzionati.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 26 gennaio 2011