All’alba di ieri due autovetture sono state divorate dalle fiamme in distinti episodi, a breve distanza temporale l’uno dall’altro.
Il primo allarme è giunto al centralino del 112, segnalando un rogo in località Chiesuola, una zona rurale situata alle porte del capoluogo pontino. Qui, una Fiat Punto, successivamente accertata come oggetto di furto avvenuto il 12 gennaio scorso, era preda delle fiamme. L’intervento rapido dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale ha permesso di circoscrivere e domare l’incendio. Sul posto sono giunti anche gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato.
Ora, gli inquirenti si interrogano sulle dinamiche dell’incendio e sulle ragioni che abbiano spinto ignoti ad appiccare il fuoco e a disfarsi di un veicolo risultato rubato, ora posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti.
La Fiat Punto è stata irrimediabilmente danneggiata dalle fiamme, tanto da risultare pressoché irriconoscibile. Gli investigatori non escludono l’ipotesi che l’auto possa essere stata utilizzata per la commissione di alcuni furti perpetrati il giorno precedente nella zona di Borgo Podgora, un elemento che aggiunge un ulteriore tassello all’indagine in corso.
Il secondo episodio si è verificato alle prime luci dell’alba, poco prima delle sei del mattino. In via Sirtori, nel quartiere Campo Boario, un’altra autovettura, una Peugeot 307 di proprietà di un cittadino di origine straniera, è stata avvolta dalle fiamme per cause al momento non accertate. In questo caso, il rogo ha interessato principalmente la parte anteriore del veicolo, concentrandosi all’altezza del vano motore.

Anche in questa circostanza, l’intervento dei Vigili del Fuoco ha scongiurato conseguenze peggiori, domando rapidamente le fiamme. Sul luogo della segnalazione sono intervenuti nuovamente gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato. I pompieri hanno effettuato un accurato sopralluogo al fine di stabilire con precisione l’origine dell’incendio. Le indagini sono attualmente in corso per fare luce su entrambi gli episodi. Allo stato attuale, non emergono elementi che suggeriscano un collegamento tra i due eventi, e le forze dell’ordine proseguono separatamente le attività investigative per chiarire le rispettive dinamiche e responsabilità .