Gianluca Tuma, in una lettera a Latina Oggi, parla del suo dramma personale dopo l’arresto del 12 ottobre nell’operazione “Don’t Touch”
In una lettera indirizzata al direttore di Latina Oggi Alessandro Panigutti e pubblicata dalla stesso quotidiano, Gianluca Tuma parla del suo dramma personale dopo l’arresto del 12 ottobre nell’operazione “Don’t Touch”. Di seguito il testo della lettera.
“L’unica mia colpa, se si può chiamare colpa, in questa bruttissima vicenda è stata quella di essere amico di infanzia di Costantino Di Silvio. Ovviamente non dirò mai che è stata un’amicizia inopportuna, ma senz’altro posso dire che dal giorno 12 ottobre 2015 (uno dei giorni più brutti della mia vita) il nostro rapporto non è più lo stesso. Io devo pensare esclusivamente a tutelare la mia splendida famiglia. Sono stato arrestato, messo alla gogna mediaticamente, fatto passare come un criminale di strada, senza aver commesso nessun, e dico nessun, reato. I più danneggiati da questa atroce vicenda sono stati i miei innocenti e splendidi tre bambini”.