Un anno impegnativo, denso di pagine di cronaca che hanno destabilizzato il capoluogo per diversi mesi. La criminalità, nel 2010, ha alzato il tiro.
E la questura ha prontamente risposto, avviando serrate indagini su un duplice binario: la ricerca e l’individuazione dei responsabili dei fatti di sangue di gennaio scorso e l’aggressione dei patrimoni della criminalità, a partire da quelli dei clan nomadi di Latina, per finire ai beni accumulati dagli affiliati pontini dei clan camorristici campani. Parte da qui il bilancio del 2010 della questura di Latina, proprio dall’intensa attività di investigazione e di contrasto all’infiltrazione di organizzazioni di stampo mafioso. Una lunga scia di arresti seguita alle aggressioni armate e agli omicidi di un anno fa, ma anche misure di prevenzione e sorveglianza speciale, attività di ordine pubblico, controlli della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali, operazioni concluse dalla squadra volante, attività di indagine della squadra mobile, interventi della polizia scientifica e della polizia amministrativa. Un corposo bilancio, denso di numeri importanti. Come quello relativo agli arresti eccellenti della squadra mobile, da quello di Marco Ranieri a quelli di Costantino e Romolo Di Silvio, ritenuti responsabili dell’omicidio di Fabio Buonamano; di Antonio Ciarelli, per estorsione e usura; di Ferdinando Di Silvio, indagato per l’agguato ad Alessandro Zof; di Gianfranco Fiori, per il tentato omcidio di Ciarelli, fino all’ultima operazione conclusa lo scorso o t t o – bre, che ha portato in carcere 11 appartenenti al clan Di Silvio, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, tentato omicidio, detenzione illecita di armi, incendi, usura ed estorsione. Tra le operazioni portate a termine nel corso del 2010, anche quella a carico di Pasquale Noviello e della moglie Maria Rosaria Schiavone, figlia di Carmine, esponente di spicco dell’omonimo clan della camorra; quella che ha portato all’arresto di latitante Michele Coppola; quelle che, di volta in volta, hanno portato a smantellare gruppi dediti allo sfruttamento della prostituzione, al traffico di sostanze stupefacenti, alle rapine. A tutto questo si aggiungono poi i risultati conseguiti dai commissariati di Formia, Cisterna, Fondi, Gaeta e Terracina. Il dato raccolto dalla sala operativa offre poi una precisa dimensione della mole di lavoro della questua. Nel solo 2010 infatti, al 113 sono arrivate 17.245 chiamate, di cui 345 per interventi di soccorso pubblico. Gli arresti eseguiti dalla squadra volante sono stati in tutto 156, le denunce 205, le persone identificate 36.486, i veicoli controllati oltre 23mila. Altrettanto corposi sono poi i numeri delle attività della polizia scientifica, i cui investigatori hanno effettuato 285 sopralluoghi, nell’ambito di rapine, furti, incendi e tentati omicidi. Laura Pesino