Hanno provato a rispettare quanto richiesto da una delibera del Comune che impone la recinzione dei lotti urbani inedificati oltre al mantenimento di questi ultimi in condizioni di decoro e pulizia ma si sono dovuti fermare dopo avere scoperto che su parte del loro terreno posto all’angolo tra via Sezze e via Terracinaerano state fatte installazioni di diverso genere da parte del lotto confinate, quello appartenente alla Curia vescovile. Il tutto a loro insaputa. Tanto che l’altra mattina, proprio mentre i proprietari cercavano di tagliare l’erba e portare via del materiale di risulta ad un certo punto hanno tranciato inavvertitamente alcuni cavi e i lavori sono stati interrotti dai vigili urbani che hanno disposto un’ordinanza di sospensione in attesa di risolvere quello che è ormai un vero e proprio caso. Sembra infatti che il mega edificio vescovile, come risulta peraltro da una precisa istanza depositata in Comune, con relativa richiesta di accesso agli atti, dal proprietario di uno dei lotti interessati con tanto di documentazione fotografica, abbia “invaso” il terreno in questione. Nella relazione si legge infatti che è stato impossibile proseguire i lavori di recinzione perchè l’immobile della Curia «invade fisicamente la proprietà di almeno 16 centimetri e per tutto il fronte prospicente via Sezze. Inoltre sullo stesso lotto è stato realizzato un elettrodotto interrato da 20mila volts a servizio delle cabine Enel del quale non si conosce il punto di ingresso sulla proprietà. E ancora sempre lì c’è una linea di consegna di gas metano con quattro contatori, una linea Telecom, linee fognarie di varia natura e relativi pozzetti, linee di irrigazione a scomparsa. Infine – si legge nella nota – si rileva che alcuni impianti di luci si affacciano sulla proprietà altrui sporgendo e producendo danno». E se ancora tutto ciò non bastasse, alla Curia sarebbe stato concesso un passo carrabile che in realtà è fisicamente sulla proprietà di altri senza che questi ultimi nei siano mai stati informati.
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 11 febbraio 2011