Brutta disavventura sabato notte per una donna di 40 anni di Latina, segretaria d’azienda, che dopo aver cantato al concerto di Antonello Venditti e Francesco De Gregori a Roma, è rimasta in panne con la sua auto: “Volevo una stanza in hotel ma mi hanno respinta e ho dovuto pagare 220 euro, in contanti e in anticipo, al tassista che mi ha preso a bordo per portarmi fino a casa. A Latina“. ». Potrebbero capitare a chiunque le ore vissute da Fabiana, questo il nome della 40enne.
“Evito affittacamere o altro, mi rivolgo al Novotel vicino Euroma2: alla reception mi sono scusata per l’orario e poi ho chiesto una camera. Ero vestita come una ragazza che va ad un concerto: quindi in pantaloncini e maglietta e con solo uno zainetto. Sono stata guardata con indifferenza e mi è stato risposto che l’hotel era al completo, senza proporre un’alternativa oppure chiedermi se avessi bisogno di aiuto”, ha affermazo la donna. Poi l’arrivo di un taxi con dei turisti: “Chiedo se fosse libero e se poteva portarmi fino a Latina. La risposta è stata: “Sai quanti km sono? E come paghi?”, ha raccontato la donna. Fabiana ha replicato che aveva con sé due carte di credito e il bancomat, ma il tassista non ha voluto accettare tale modalità di pagamento. “Alle 2 di notte ha preteso che andassi a prelevare 220 euro in contanti, da pagare prima della corsa. Niente tassametro, la tariffa era 110 euro all’andata e altrettanti per il ritorno“.
La 40enne pontina ha commentato poi la vicenda dicendo: “Ho avuto la sensazione che il mio abbigliamento e l’orario abbiano contribuito nel farsi un’idea sbagliata. Ma può un receptionist negare aiuto a una donna in difficoltà, evitandole altri disagi? E il tassista può pretendere il pagamento anticipato della corsa? Se al mio posto ci fosse stata un’adolescente, nessuno l’avrebbe aiutata? No, così non va. Roma non è una… città aperta“.