Aziende, beni immobili, veicoli e rapporti bancari, per un valore di circa 45 milioni di euro facenti capo a un imprenditore di Giugliano in Campania vicino al clan camorristico ‘Mallardo’, sono stati sequestrati nel corso di un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dal Gico del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma con la squadra mobile della questura di Latina. Lo rende noto il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma.
L’imprenditore gia’ nel marzo del 2010, secondo quanto comunica la Gdf di Roma era stato colpito da misura cautelare reale e personale per reati di associazione di stampo mafioso e intestazione fittizia di beni nell’ambito dell’operazione ‘Arcobaleno’, grazie alla quale venivano disarticolate due cellule imprenditoriali facenti capo a esponenti apicali e/o affiliati del Clan Mallardo – Gruppo camorristico Dell’aquila Giuseppe, alias Peppe ‘o Ciuccio.
Infatti, le informazioni acquisite nel corso delle indagini, corroborate anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia che, nel tempo, avevano ricoperto ruoli di spicco nelle principali consorterie camorristiche campane, avevano consentito di accertare le modalita’ con le quali le cellule operative del clan Mallardo erano riuscite a infiltrarsi nel mondo dell’imprenditoria lecita, specialmente nel settore edilizio, costituendo numerose societa’ immobiliari anche grazie alla collaborazione di ”insospettabili imprenditori e professionisti”.
L’Autorita’ Giudiziaria partenopea aveva pero’, inizialmente, revocato la misura cautelare reale eseguita nei confronti dell’imprenditore, disponendo il dissequestro dei beni.
Misura, poi, ripristinata dal Tribunale del Riesame di Napoli che accolto l’appello presentato dalla direzione distrettuale Antimafia, disponendo il sequestro definitivo.