Distrutto il villaggio della legalita’ gestito dall’associazione Libera a Borgo Sabotino. A fare la scoperta ieri mattina sono stati i volontari dell’associazione guidata da don Ciotti e da anni impegnata nella lotta alle mafie. Sul posto la polizia e la scientifica che ha effettuato i rilievi. Ancora sconosciuti i motivi del gesto. Sul caso sono in corso le indagini della squadra mobile.
L’area di circa 4 ettari era stata confiscata per abusivismo edilizio e affidata, a luglio scorso, a libera dal commissario prefettizio al comune di Latina Guido Nardone. In quell’occasione, la struttura era stata intitolata a Serafino Famà, avvocato siciliano vittima della mafia.
Immediate le reazioni politiche. Un atto che ferisce doppiamente, non solo per i danni materiali, ma soprattutto perché offende il lavoro e l’impegno di tanti volontari, ha detto l’assessore regionale Aldo Forte.
“Di fronte a questi attacchi c’è bisogno di gesti forti della politica per rafforzare nella provincia di Latina la lotta alla criminalità organizzata e offrire il sostegno pieno alle associazioni, alle forze dell’ordine e alla Magistratura” ha affermato in una nota il deputato del Pd, Enrico Gasbarra annunciando che presenterà un’interrogazione sia al Ministro dell’Interno che a quello della Giustizia. Solidarietà è stata espressa anche dal sindaco di Latina che si è messo subito a disposizione dell’associazione Libera.