Dopo il colpo alla TreD al Piccarello
Il tempo dei rilievi alla ricerca di tracce utili per risalire alla banda del buco, che il gestore della Tre D ha provveduto opportunamente a chiudere i due fori praticati nella notte tra il 2 ed il 3 maggio. Le telecamere di sorveglianza possono in parte raccontare la sequenza del furto, commesso da un banda specializzata in materia. Il sopralluogo il giorno prima ed il colpo studiato nei minimi dettagli. Primo passo rubare un furgoncino nella vicina scuola Steve Jobs, togliere i sedili per sbarrare uno dei due ingressi al piazzale del negozio, che rifornisce tabacchi ed bar; per l’altro ingresso è bastato bloccare il cancello con il fil di ferro. Deterrenti utili, una volta scattato l’allarme, per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine e completare l’opera. Il piano è però riuscito a metà . Il primo foro, che dà accesso al magazzino, ha fatto perdere tempo ai malintenzionati, che hanno così praticato un secondo foro più ampio per accedere al reparto vendite. Fallito ben presto l’obiettivo della cassaforte, di qui il ripiego su merce varia, il cui valore va quantificato insieme ai danni del muro retrostante. La percezione è che in alcune zone della città , l’allarme sicurezza sia decisamente elevato. Lazio Tv