Condannato a due anni ed otto mesi di reclusione Giuseppe Di Silvio, detto “Ciappola”, per la vicenda della pistole rinvenute in un terreno di via Moncenisio. Il suo dna combacia con le tracce trovate su una delle armi. Secondo gli investigatori della squadra mobile, Giuseppe Di Silvio avrebbe avuto un ruolo strategico in quella che e’ stata definita la guerra criminale nel capoluogo pontino.
Drammatica notte di follia a Roma per un giovane di Latina: era scomparso da giorni
Una vicenda angosciante avrebbe coinvolto in queste ore un trentaduenne di Latina, la cui scomparsa aveva destato la preoccupazione dei...