I Carabinieri hanno posto un freno ad una maxitruffa ai danni dell’azienda sanitaria locale, il cui protagonista è stato denunciato a piede libero per truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica in atti pubblici. Si tratta di un medico chirurgo di Aprilia, il 56enne V.C., che aveva architettato una serie di espedienti con la quale è riuscito fin qui a guadagnare indebitamente profitti extra ai danni dell’Asl. Il «piano», d’altro canto, era tanto semplice quanto geniale: farsi rimborsare prestazioni sanitarie, visite domiciliari, programmi annuali di assistenza mai effettuati. Per far questo, il dottore ha prodotto innumerevoli documenti su carta ufficiale, attestando dichiarazioni false. Ma i suoi traffici non sono sfuggiti all’attenzione e, al termine di indagini approfondite, i Carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Aprilia, insieme al personale del Nas di Latina, hanno provveduto al deferimento del medico 56enne in stato di libertà. Costui non si era fatto scrupoli neppure di fronte ai defunti, destinando proprio a loro programmi di assistenza domiciliare. Ma questa è soltanto una delle tante sfaccettature del suo castello degli inganni. In altri casi, pretendeva il pagamento di visite domiciliari mai effettuate a persone non deambulanti, oppure fingeva di occuparsi di utenti dell’azienda sanitaria non più residenti nel nord pontino, ma trasferitisi e quindi dipendenti da altre Asl in giro per l’Italia. Insomma, gli accertamenti e riscontri, condotti dall’Arma con l’ausilio della direzione sanitaria (la parte lesa) non hanno tardato a manifestarsi nella loro gravità.
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