Una folla commossa ha gremito piazza Roma e la chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti per la celebrazione del rito funebre di Massimo Di Legge , il caporal maggiore cittadino di Aprilia caduto in missione di pace all’estero. Ad officiare la Santa Messa è stato il Vescovo Emerito di Catanzaro, monsignor Antonio Ciliberti.
Quando il feretro del caporal maggiore Di Legge è uscito dal Comune di Aprilia, all’interno della cui aula consiliare è stata allestita la camera ardente, un lungo applauso ha accompagnato il corteo funebre. Ad attenderlo, insieme a centinaia di cittadini, le più alte autorità civili e militari, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, onorevole Gianni Letta, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Prefetto di Latina Sua Eccellenza Antonio D’Acunto, il Questore di Latina Niccolò D’Angelo, il consigliere della Provincia di Latina Vincenzo Palumbo, il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio, il presidente del Consiglio comunale Bruno Di Marcantonio, l’assessore del Comune di Ardea Nicola Petricca, il generale dell’Arma dei Carabinieri Ilio Ciceri, il colonnello dell’Arma provinciale Roberto Boccaccio, il maggiore del Reparto Territoriale di Aprilia Luca Nuzzo, il comandante della Polizia Locale Massimo Giannantonio e le più alte cariche dell’Esercito Italiano, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Il Picchetto d’Onore dell’Esercito, sul sagrato della chiesa arcipretale, ha salutato il passaggio del feretro. A rendere omaggio al militare italiano, cittadino di Aprilia, caduto in Afghanistan anche i Gonfaloni della Provincia di Latina, dei Comuni di Aprilia e Ardea e delle associazioni combattentistiche e d’arma presenti.
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